Venerdì, 05 Dicembre 2025

Cardinale, il borgo della Nocciola: dove il gusto diventa identità

Tra le colline della provincia di Catanzaro, Cardinale si è trasformato in qualcosa di più di un semplice paese: è diventato il “Borgo della Nocciola”. Qui, la Nocciola Tonda Calabrese non è solo un prodotto agricolo, ma un simbolo di rinascita, orgoglio e visione territoriale.


La nocciola, coltivata da generazioni nei noccioleti che circondano Cardinale, ha radici profonde nella storia locale. Introdotta nel Settecento e diffusa nel secolo successivo, ha plasmato il paesaggio e il lavoro quotidiano di intere famiglie. Oggi, grazie a un progetto da 1,5 milioni di euro finanziato dalla Regione Calabria, Cardinale punta a valorizzare questa risorsa con interventi architettonici, itinerari esperienziali e laboratori di ricerca nutraceutica.

La Nocciola Tonda Calabrese, dolce e versatile, è apprezzata dall’industria dolciaria nazionale e sempre più protagonista di percorsi gastronomici e turistici. Il Comune ha investito anche nella ricerca scientifica, coinvolgendo l’Università Magna Graecia di Catanzaro e quella di Genova per studiarne le proprietà salutistiche. Un modo per legare il gusto alla salute, e la tradizione all’innovazione.
Il progetto “Borgo della Nocciola” non è solo marketing territoriale: è una dichiarazione di intenti. Come hanno sottolineato, spesso, addetti ai lavori e cittadini, «abbiamo deciso di puntare tutto sulla nocciola». E così, Cardinale diventa modello di sviluppo sostenibile, dove agricoltura, cultura e turismo si intrecciano per generare opportunità e rafforzare il senso di appartenenza.

La nocciola di Cardinale è oggi protagonista di una strategia di promozione che guarda oltre i confini regionali. Presente in fiere agroalimentari nazionali come il Salone del Gusto di Torino e il Cibus di Parma, ha conquistato l’interesse di buyer internazionali, soprattutto in Germania, Francia e Giappone. L’inserimento del prodotto in circuiti gourmet e in piattaforme di e-commerce specializzate ha rafforzato la sua visibilità, trasformandola in ambasciatrice del gusto calabrese nel mondo.