Giovedì, 22 Maggio 2025

Alvaro, la Calabria apre un anno nel segno della memoria

A 130 anni esatti dalla sua nascita, un giorno non solo di celebrazione, ma di responsabilità.

È così che la Calabria ha voluto ricordare Corrado Alvaro inaugurando ufficialmente un Anno Alvariano che guarda al futuro a partire dalla forza della parola e della cultura.

Nel cuore istituzionale della Regione, a Palazzo Campanella, si è tenuto l’evento promosso dal Consiglio regionale e dall’Assessorato alla Cultura, per rendere omaggio a uno dei suoi figli più illustri. Corrado Alvaro – scrittore, giornalista, intellettuale del Novecento – resta oggi una voce capace di parlare a un’Italia che ha ancora bisogno di radici, di pensiero critico e di sguardo lungo.

Ad aprire simbolicamente l’iniziativa è stato il messaggio ufficiale inviato dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, che ha voluto così partecipare idealmente a una giornata fortemente identitaria: "Ogni uomo è responsabile del suo tempo: con queste parole cariche di significato, Corrado Alvaro ci consegna una riflessione profonda sul ruolo dell’intellettuale e del cittadino. Ricordarlo oggi – in occasione del 130° anniversario della nascita – non è solo un esercizio di memoria, ma un atto di responsabilità culturale e civile".

"In questa direzione – ha sottolineato Mancuso – si inserisce anche l’impegno del Consiglio regionale, nel sostenere e promuovere la cultura come bene comune, attraverso progetti come la collana ‘Terzo Regno’ (edita da Cine Sud) che rappresenta una preziosa testimonianza della produzione letteraria calabrese. Tre volumi che raccolgono contributi di autorevoli studiosi e scrittori della nostra terra, restituendo un’immagine viva e plurale della nostra identità e in cui la voce di Alvaro continua a risuonare forte e necessaria". Mancuso ha concluso ribadendo che: "Il Consiglio regionale sarà sempre al fianco di chi lavora per costruire una Calabria consapevole della propria storia e orgogliosa delle sue eccellenze. Ed è proprio da giornate come questa che nasce e si consolida l’impegno di ciascuno di noi nel sentirci, come scriveva Alvaro, responsabili del nostro tempo".

Parole che hanno fatto da cornice a un incontro che ha intrecciato letteratura, memoria e identità. Protagonista dell’evento, il romanzo “Alvaro. Più di una vita” di Giusy Staropoli Calafati, un omaggio narrativo che rilegge la figura dello scrittore di San Luca alla luce della sua complessità umana e intellettuale.

A confrontarsi sull’eredità alvariana anche studiosi e autori di primo piano: Aldo Maria Morace, tra i più autorevoli italianisti e profondo conoscitore di Alvaro, ha approfondito il legame con Pirandello, mentre lo scrittore Domenico Nunnari ha tracciato un ritratto moderno e geopolitico del pensiero meridionalista dello scrittore. A coordinare l’incontro, Francesco Mazza, direttore artistico calabrese del Salone del Libro di Torino.

Tra i momenti simbolici della giornata, anche la consegna al Consiglio regionale del nuovo Almanacco alvariano, pubblicato dalla Fondazione Alvaro, che raccoglie documenti, saggi e testimonianze sulla vita e sull’opera dello scrittore.

L’Anno Alvariano appena iniziato sarà l’occasione per riscoprire la voce di un uomo del Sud e d’Europa, che ha saputo parlare al mondo senza mai dimenticare le sue montagne. Un invito, oggi più che mai, a restituire valore alla parola come impegno civile e culturale.