Il Palazzo della Provincia di Cosenza ha ospitato l'evento “Un lavoro giusto per una terra più giusta”, promosso dall’Osservatorio Regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Calabria.
L’iniziativa ha riunito istituzioni, esperti del settore e rappresentanti del mondo del lavoro per discutere delle principali criticità occupazionali e delle prospettive di crescita per il Mezzogiorno.
Ad aprire i lavori è stato Filippo Mancuso, Presidente del Consiglio regionale della Calabria, che ha sottolineato l’importanza di garantire un’occupazione equa e dignitosa per tutti: “Non può esserci giustizia sociale senza un lavoro dignitoso, equamente retribuito e libero da discriminazioni. La crescita e lo sviluppo debbono includere la capacità di garantire ai cittadini le stesse opportunità”.
Nel corso del dibattito, è emerso con forza il tema della precarietà occupazionale in Calabria, dove il tasso di disoccupazione resta tra i più alti d’Italia, con particolare incidenza tra i giovani e le donne. Un problema che, secondo Mancuso, richiede un’azione concreta e mirata: “Il Sud non è povero di talenti, ma di opportunità. Per questo la Regione sta intensamente adoperandosi, in sinergia con il Governo, per rendere più competitiva la Calabria e creare tutte le condizioni necessarie ad attrarre investimenti pubblici e privati".
Un focus particolare è stato dedicato alle opportunità offerte dai fondi europei e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che potrebbero rappresentare un volano per la crescita regionale. “Dobbiamo valorizzare il nostro inestimabile patrimonio naturalistico, storico e culturale e fare in modo che i giovani, le donne e tutte le categorie più vulnerabili possano trovare un’occupazione stabile e dignitosa nella propria terra”. ha aggiunto Mancuso.
Alla discussione ha partecipato, in collegamento da remoto, anche il Sottosegretario al Lavoro e al Welfare, Claudio Durigon, che ha evidenziato la necessità di un impegno congiunto tra istituzioni e imprese per ridurre il divario economico tra Nord e Sud.
Un contributo centrale al convegno è arrivato da Ornella Cuzzupi, presidente dell’Osservatorio, che ha illustrato il lavoro svolto dall’ente per contrastare le discriminazioni nei luoghi di lavoro. “L’Osservatorio, istituito due anni e mezzo fa, è attivo in tutta la Calabria e oggi lo fa in modo itinerante partendo da Cosenza, perché vogliamo dare un’immagine di fiducia ai lavoratori, alla cittadinanza, ai giovani, a tutti coloro che si spendono quotidianamente per rendere la regione una terra più giusta. Noi ci facciamo carico delle istanze e le trasferiamo agli enti, alle istituzioni, che naturalmente avranno il compito di redimere quella brutta abitudine rappresentata dal lavoro nero, dal lavoro sommerso".
Tra le iniziative concrete messe in campo, Cuzzupi ha ricordato la collaborazione con l’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali di Palazzo Chigi), che ha portato alla creazione di un call center dedicato ai lavoratori vittime di discriminazioni, offrendo un supporto anonimo e sicuro per chi teme ritorsioni sul posto di lavoro.
Il convegno ha evidenziato la necessità di proseguire su un percorso di crescita e tutela dei lavoratori, attraverso un maggiore coinvolgimento delle istituzioni, delle imprese e della società civile. L’impegno condiviso, emerso con forza dall’incontro, è quello di costruire un mercato del lavoro più equo, inclusivo e in grado di valorizzare le potenzialità del territorio.