I soggetti fragili sempre più nel mirino di persone senza scrupoli.
Subiscono quotidianamente tipologie di truffe di ogni genere: attivazione di inesistenti servizi telefonici, visite a domicilio con lo scopo di farsi consegnare soldi o oggetti d’oro, raggiri on line, telefonate per annunciare falsi incidenti stradali a figli o parenti con richiesta di risarcimento in denaro.
Un fenomeno che sembra espandersi sempre più nel nostro Paese, tanto da assumere i connotati di una vera e propria emergenza sociale, anche perché molti dei truffati (si tratta per lo più di anziani) hanno paura di denunciare e solo una piccola percentuale di loro ha il coraggio di rivolgersi alle Forze dell’Ordine.
In Calabria le strategie istituzionali per arginare il fenomeno sono state messe a fuoco durante un incontro tra il Garante per le vittime di reato Antonio Lomonaco ed il Prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa ed il Vicario Vito Turco.
“Si è trattato di un incontro molto proficuo – ha dichiarato il Garante Lomonaco – incentrato sulle modalità più efficaci da adottare su scala regionale per prevenire le truffe ai danni degli anziani e, più in generale, dei soggetti fragili”.
“La cordialità, ma soprattutto la profonda conoscenza dei fenomeni e del territorio da parte del Prefetto De Rosa – ha rimarcato Lomonaco – danno la misura di uno Stato davvero presente, fuori dai palazzi e vicino alla gente. L’Ufficio del Garante formalizzerà a breve un cronoprogramma progettuale che vedrà la Prefettura di Catanzaro come partner istituzionale, con l’obiettivo di creare una rete solida e diffusa su tutto il territorio. Un progetto che potrà essere replicato in tutta la regione e che punta a prevenire determinati reati attraverso la consapevolezza delle potenziali vittime, trasformandole in interlocutori attivi in un processo virtuoso di reciprocità tra società civile e istituzioni”.