Il 16 ottobre, a Locri, si terrà la giornata commemorativa in ricordo di Francesco Fortugno, Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, ucciso dalla ‘ndrangheta nel 2005.
L’evento, giunto al suo 19º anniversario, rappresenta un appuntamento fisso per la comunità calabrese e per tutte le istituzioni che, insieme, rinnovano il loro impegno per la legalità e il riscatto civile.
La giornata si aprirà alle ore 10:00 con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire. Successivamente, ci sarà la deposizione della corona a Palazzo Nieddu, con la partecipazione delle Istituzioni dello Stato. L’iniziativa si concluderà al cimitero di Locri, dove il Consiglio regionale della Calabria renderà omaggio a Fortugno con la deposizione di una corona nella cappella che ospita le sue spoglie.
Anche quest’anno, la commemorazione rappresenta un momento di riflessione collettiva e partecipazione, sottolineando il percorso di riscatto che la Calabria ha intrapreso dopo l’assassinio di Fortugno, riconosciuto dalla Magistratura come uno dei più gravi delitti politico-mafiosi della storia repubblicana. L’attentato alla vita di Fortugno, oltre a essere un attacco brutale alle istituzioni democratiche calabresi, ha segnato l’inizio di una nuova consapevolezza civica contro la criminalità organizzata.
La comunità calabrese, insieme alle istituzioni, si ritroverà a Locri per riaffermare l’importanza della cultura della legalità, unico strumento in grado di garantire un futuro migliore per questa terra.
Francesco Fortugno, nato a Brancaleone nel 1951, era un medico e un politico che ricopriva il ruolo di Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria quando venne assassinato dalla ’ndrangheta il 16 ottobre 2005. Il delitto, avvenuto durante le primarie del centrosinistra a Locri, sconvolse l’Italia e rappresentò un attacco diretto alle istituzioni calabresi. La sua uccisione diede vita a un movimento di protesta civile, culminato con la marcia di “E adesso ammazzateci tutti”, che evidenziò l’urgenza di combattere la criminalità organizzata e promuovere la cultura della legalità in Calabria.