Il bilancio dell’attività del Consiglio regionale (riferito al 2023) è decisamente positivo. Le sedute d’Aula sono state 14 e le Commissioni si sono riunite 96 volte. Sono stati approvati, nel corso dell’anno, 56 leggi regionali (tra cui riforme organiche, alcune attese da due decenni) e 40 provvedimenti amministrativi.
Alcune riforme particolarmente importanti, come il riordino dei Consorzi di Bonifica attraverso l’istituzione di un unico organismo, al fine di evitare sprechi e rendere più efficiente la gestione; il nuovo sistema della Protezione civile, con performance apprezzate da autorità e osservatori nazionali ed europei.
E inoltre una serie di interventi, per tutelare e promuovere la biodiversità e le peculiarità ambientali del territorio, come la disciplina organica sulle Aree protette, la legge sui ‘cammini’ naturalistici, culturali e spirituali, la legge per la protezione degli alberi secolari e l’istituzione di nuove riserve regionali naturali.
Complessivamente, nei due anni di legislatura (2021-2023), le leggi approvate sono state 130 e 139 i provvedimenti amministrativi.
L’impegno dell’Assemblea, in sinergia con il governo della Regione, ha puntato a mettere la Calabria, in una delle fasi più travagliate per il Paese e l’Occidente, nelle condizioni di affrontare le vecchie e le nuove emergenze, nonché le sfide della digitalizzazione, dell’innovazione, della transizione ecologica e dell’inclusione sociale, da cui la Regione si attende, per il prossimo futuro, importanti ricadute. Sia sulla competitività e produttività delle imprese che sul versante dell’occupazione.
Il Consiglio regionale non si è tirato indietro, di fronte alle minacce derivanti da scelte autolesioniste dell’Unione europea. Prova ne è la forte e bipartisan presa di posizione (sintetizzata in una mozione approvata all’unanimità) contro la determina Ue che, se non fermata, penalizzerebbe il porto di Gioia Tauro.
Se il primo anno della legislatura è stato contrassegnato da una chiara propulsione a recuperare nello scenario nazionale, grazie a progettualità innovative e di sistema, il protagonismo proattivo della Regione (anche con il progressivo ripristino della potestà legislativa in un settore fondamentale come quello sanitario), il secondo anno è stato caratterizzato dalla consapevolezza di dover agire con provvedimenti mirati e specifici. Per rendere concrete e incisive le riforme adottate e per iniettare un pragmatico slancio a ogni iniziativa tesa a creare ricchezza generale e sviluppo sostenibile.
Nel 2024 l’auspicio è di raccogliere i frutti di quanto seminato e affrontare e vincere nuove sfide, per avere una Calabria al passo con i tempi, in asse con le dinamiche geopolitiche mondiali, solidale con la fase sociali svantaggiate e (anche in forza delle garanzie del Governo volte a colmare lo storico deficit infrastrutturale con ingenti risorse finora inimmaginabili) più competitiva e sicura.