Giovedì, 22 Maggio 2025

Francesco De Marco nominato Alfiere della Repubblica: orgoglio calabrese al Quirinale

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha conferito 29 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che, nel 2024, si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà.

Orgoglio reggino, considerata la presenza tra i 29 giovani premiati di un ragazzo di Reggio Calabria, ovvero Francesco De Marco.

Un atto di eroismo premiato dal Quirinale

Studente di 5^N del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria, De Marco è stato nominato Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. Francesco, nel 2023, aveva salvato, con un atto di solidarietà ed eroismo, una coppia di anziani nel mare di Ragusa.

La Dirigente Scolastica: “Orgogliosi di Francesco”

“La notizia di oggi è per noi motivo di enorme soddisfazione-commenta la Dirigente Scolastica prof.ssa Antonella Borrello. Siamo orgogliosi di Francesco, il cui coraggio ha permesso di salvare due vite umane. L’onorificenza è tra le massime conferite dal Presidente della Repubblica e siamo felici come comunità scolastica di poter condividere questa gioia con lui e la sua famiglia -ha concluso”.

Mattarella ha assegnato anche 4 targhe per premiare azioni collettive di giovani e giovanissimi, anch’esse espressione dei valori di solidarietà, inclusione e accoglienza.

“Nuove vie per la solidarietà”, è il tema che ha ispirato la scelta dei giovani insigniti in questa edizione. E “negli ultimi anni – si legge sul comunicato ufficiale del Quirinale – l’idea di solidarietà si è evoluta integrando nuove tecnologie, approcci sostenibili e un maggior coinvolgimento delle comunità. I giovani, in particolare, sono oggi protagonisti di una solidarietà moderna che riflette uno spirito dinamico, creativo e tecnologico. Una solidarietà che è sempre più accessibile, inclusiva e adattata alle sfide del mondo contemporaneo”.

Così anche quest’anno, conclude il Quirinale, “i giovani ci insegnano che l’altruismo, la generosità e la responsabilità sociale possono fare la differenza attivando un effetto moltiplicatore che può trasformare l’impegno del singolo in un movimento collettivo capace di generare profondi cambiamenti”.