Una striscia di pochi minuti, due volte la settimana - il mercoledì ed il sabato - in coda all'edizione delle 14 del Telegiornale di Reggio TV diretto da Francesco Chindemi (che ha creduto subito in questo progetto), per parlare di buona comunicazione e rischio fake news ai tempi del coronavirus.
Il nuovo appuntamento – che ha debuttato la scorsa settimana - è stato ideato e curato dal giornalista siciliano Aldo Mantineo, già caposervizio della redazione di Reggio Calabria della Gazzetta del Sud e per oltre venti anni corrispondente dell’Agenzia ANSA da Siracusa, che ne è anche il conduttore. Il titolo della trasmissione “DireFareComunic@re: la (buona) informazione ai tempi del coronavirus”, ricalca da vicino quello del manuale – edito un anno fa per i tipi di Media&Books Edizioni – nel quale il giornalista siciliano utilizzando il punto divista delle redazioni si è già occupato di alcuni dei punti di criticità del sistema “tradizionale” dei media nei tempi dei social.
“L’informazione non è mai tanta e c’è sempre bisogno di buona informazione, a ogni livello - ha commentato Mantineo - ma è soprattutto in momenti complessi e difficili come questi che necessita un deciso balzo in avanti. E in questo contesto la responsabilità che ha il sistema dell’informazione più organicamente strutturato è fondamentale”.
Il riferimento è al proliferare, incontrollato, di notizie dai contenuti non verificati in maniera compiuta e adeguata quando non direttamente falsi. E questa, che era già una pericolosissima deriva con la quale si facevano i conti da tempo prima ancora che l’emergenza coronavirus esplodesse in tutta la sua virulenza, diventa ancora più evidente adesso, in piena pandemia e con davanti ancora scenari quanto mai incerti e fluidi circa i tempi del ritorno alla quotidianità anti covid-19.
Mantineo, tra piccoli suggerimenti, analisi di casi specifici e illustrazioni di buone pratiche di comunicazione, ha un obiettivo: “Con questi due brevi appuntamenti settimanali – ha concluso il curatore e conduttore di “DreFareComunic@re”, proverò a indicare quali potrebbero essere le rotte più sicure da seguire per provare a solcare con qualche rischio in meno l’oceano di notizie che il composito sistema dei media e quello dei social propongono quotidianamente”.