Presentata mercoledi 13 dicembre a Reggio Calabria, presso Palazzo Campanella, la prima Relazione annuale del Garante regionale della salute, Anna Maria Stanganelli.
All'evento, assieme alla Garante Stanganelli, hanno preso parte al presidente del consiglio Filippo Mancuso e alla vicepresidente Giusi Princi, ha partecipato anche il ministro della salute Schillaci, collegato in videoconferenza. Intervento nel corso della conferenza stampa anche del sindaco comunale e metropolitano Giuseppe Falcomatà.
"Il nuovo corso, avviato da due anni a questa parte, da Giunta e Consiglio regionale in sinergia con il Commissario per la sanità on. Occhiuto, ha già prodotto una significativa inversione di tendenza e prodotto risultati che, fino a poco tempo fa, sembravano irraggiungibili.
Su questa direttrice, l’Assemblea legislativa regionale, ha colmato una vistosa lacuna che si protraeva da oltre quattordici anni. Era infatti luglio 2008, quando fu istituito il Garante regionale della Salute, ma nessuno aveva inteso individuarlo”.
È quanto ha sostenuto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso commentando la relazione annuale svolta dal Garante della salute Anna Maria Stanganelli.
Per Mancuso: “Nonostante le molteplici criticità della sanità, il Garante ha fronteggiato una sfilza di sfide, in un contesto in cui risorse limitate, difficoltà infrastrutturali e situazioni di emergenza hanno rappresentato ostacoli significativi. Attraverso il suo impegno, si è favorita la soluzione di tante problematiche nel corso di questo primo anno di attività che si chiude con un bilancio positivo. Sapendo che molto è stato fatto e che c’è ancora tanto da fare”.
Infine: “A me preme segnalare che il diritto alla salute vada assicurato in un nuovo approccio che consideri i cittadini non alla stregua di freddi numeri, ma come persone bisognose di tutela. Oltre all’ assistenza socio-sanitaria, è importante puntare sull’“umanizzazione delle cure”, cambiando il paradigma basato soltanto sulle patologie e privilegiando l’essere umano quale portatore di sentimenti, sofferenze, conoscenze e speranze”.
“In dodici mesi -ha illustrato la Garante Stanganelli- l’Ufficio del Garante, ha messo in atto, migliaia di interventi, punti di ascolto e di confronto, effettuando, a seguito di segnalazioni, numerosi sopralluoghi nelle strutture sanitarie e molteplici iniziative di sensibilizzazione su innumerevoli patologie, fronteggiando una sfilza di sfide, divenendo un riferimento istituzionale importante per il cittadino che può sentirsi finalmente tutelato e rappresentato da un’Autorità indipendente che prende in carico i suoi bisogni e le sue necessità nei confronti del Servizio sanitario regionale.
Il dato più allarmante è relativo alla rinuncia alle cure per tutte le fasce d’età, specialmente tra gli anziani che rinunciano per lunghi tempi d’attesa nell’accedere alle prestazioni.
Sono tante le criticità riscontrate, Reggio Calabria il territorio da cui arriva il maggior numero di segnalazioni -ha evidenziato la Garante- si tratta di carenze strutturali, organizzative, difficoltà di accesso a prestazioni e servizi per lunghi tempi di attesa, difficoltà anche nei pronto soccorso affollati, difficoltà anche per rapportarsi con i Cup per le prenotazioni, difficoltà nel tema dei consultori familiari, salute mentale.
Le criticità sono tantissime e ritengo che si sia colto il senso di questa figura in modo costruttivo da parte di ogni commissario che sulla base di quel problema poi si prodiga per la sua risoluzione”.
Il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ha sottolineato “la necessità di un intervento deciso e risolutivo sui problemi attraversati dalle strutture sanitarie che si occupano delle persone con gravi malattie psichiatriche”.
Ha spiegato Falcomatà: “Nella prossima manovra regionale si annunciano stanziamenti per oltre 4 miliardi sul comparto sanitario ed è importante, dunque, cogliere, dalla relazione della Garante, spunti rispetto a quelle che saranno le scelte politiche regionali future regionali. In un contesto storico in cui si agita, sempre più, lo spettro dell’autonomia differenziata ed il fatto che, ancora oggi, non siano stati definiti i Livelli essenziali delle prestazioni, sicuramente non ci lascia tranquilli”.
Ha concluso il sindaco: “Ringrazio la dottoressa Anna Maria Stanganelli per aver voluto la presenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria ad un appuntamento così importante e che segna la prima relazione annuale della prima garante per la Salute nella nostra regione”.