Mari e fiumi puliti. È questa la strategia della Giunta Occhiuto per tutelare l'ambiente e rendere più appetibili le nostre spiagge al turista.

In questa direzione si inquadra il protocollo d’intesa firmato alla Cittadella regionale tra Calabria Verde e Arpacal rappresentate, rispettivamente, dal direttore generale Giuseppe Oliva e dal commissario Michelangelo Iannone. Presente il dirigente generale all’Ambiente della Regione, Salvatore Siviglia.

L’accordo stabilisce i criteri per l’individuazione del personale da utilizzare per le verifiche delle acque di balneazione e quelle dei corsi d’acqua della regione.

“L’intesa – ha evidenziato Siviglia – si inserisce nel programma più complessivo, voluto dal presidente Occhiuto che già nel periodo 2022-2023 ha visto impiegato il personale della sorveglianza idraulica di Calabria Verde e quello di Arpacal, in un monitoraggio su tratti costieri calabresi, allo scopo di individuare gli elementi di criticità e, contestualmente, affrontare e risolvere le situazioni di inquinamento.

Questo monitoraggio - ha concluso Siviglia - sarà esteso su tutti i 106 Comuni costieri calabresi consentendo al Dipartimento ambiente, all’Arpacal e a Calabria Verde, di mettere a regime un sistema di osservazione e controllo dei potenziali scarichi inquinanti che si riversano in mare”.

“L’Accordo – ha dichiarato il commissario dell'Arpacal Iannone – si inserisce nelle attività previste dalla legge 116 sulla balneazione. Grazie all’interazione tra questi organismi regionali ci sarà la possibilità di effettuare un monitoraggio puntuale di tutte le aree costiere balneabili della Calabria”.

 Il direttore di Calabria Verde Oliva ha sottolineato l’importanza dell’atto sottoscritto, “necessario – ha spiegato – per proseguire nel processo di riqualificazione del comparto della sorveglianza idraulica. Con il supporto della Regione e di Arpacal – ha proseguito - lavoreremo per un migliore e più proficuo impiego del nostro lavoratori, i quali, hanno acquisito ulteriori funzionalità all’interno del servizio di sorveglianza idraulica”.