Illustrata la seconda relazione annuale: al centro dell’evento le criticità del sistema sanitario regionale e le proposte per un futuro più efficiente.
La presentazione della seconda relazione annuale del Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, tenutasi nella sala “Federica Monteleone” del Consiglio Regionale, ha segnato un momento di grande rilevanza per il dibattito sulla sanità regionale e nazionale. Un’occasione di confronto, ricca di proposte e interventi qualificati, che ha ribadito la centralità del diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione.
Un Garante nazionale della salute: la proposta del presidente dell’ISS
Tra gli interventi più significativi della giornata, quello del prof. Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha lanciato una proposta di respiro nazionale: l’istituzione di un Garante Nazionale della Salute, capace di coordinarsi con le figure regionali. “È stato un segnale virtuoso da parte della Calabria voler istituire questa figura – ha dichiarato Bellantone – simbolo del rispetto per il diritto alla salute. Dispiace che altre regioni non abbiano colto l’importanza di questa scelta”. Il prof. Bellantone ha anche elogiato l’operato della dottoressa Stanganelli, definendola “un fiume in piena” e sottolineando la lungimiranza della Regione Calabria nel puntare su una figura di tale spessore.
Il bilancio del presidente Mancuso
Ad aprire i lavori è stato il presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso, che ha descritto il Garante della Salute come un “punto di riferimento essenziale per i cittadini calabresi, soprattutto per chi si trova ad affrontare difficoltà nel sistema sanitario. La relazione presentata documenta un anno di intenso lavoro e risultati concreti”, ha detto Mancuso, assicurando che il Consiglio regionale sarà sempre al fianco di chi si impegna per migliorare la sanità regionale.
Le priorità per una sanità più equa ed efficiente
Un tema centrale emerso nel corso della giornata è stato il bisogno di ridisegnare la sanità calabrese. Il senatore Nicola Irto ha posto l’accento su quattro sfide cruciali: riduzione delle liste d’attesa, contrasto all’emigrazione sanitaria, potenziamento della sanità pubblica e una nuova narrazione del sistema sanitario regionale. “Abbiamo straordinarie competenze mediche – ha dichiarato Irto – che meritano di essere valorizzate. Serve una riforma bipartisan per garantire una sanità moderna ed efficiente”.
La relazione della dottoressa Stanganelli
Durante la sua esposizione, la dottoressa Anna Maria Stanganelli ha presentato un rapporto dettagliato sulle attività del suo ufficio, sottolineando l’importanza della figura del Garante come riferimento istituzionale per cittadini, associazioni e personale medico. Tuttavia, non sono mancate le criticità: dai lunghi tempi di attesa ai sovraffollamenti nei pronto soccorso. “Lavoreremo per garantire un accesso più rapido alle cure in tutte le aree della regione”, ha affermato la Stanganelli, delineando le priorità per il futuro.
Sanità del futuro e sinergie istituzionali
La giornata ha visto anche l’intervento di esperti e rappresentanti del settore sanitario, tra cui il magistrato Luciano Gerardis, che ha illustrato le attività del tavolo tecnico su “Oncologia, prevenzione e ricerca”. Particolare attenzione è stata posta sulle nuove tecnologie e sulla telemedicina, descritte dal ricercatore del CNR Giovanni Tripepi come strumenti fondamentali per costruire una sanità d’eccellenza.
Un segnale importante è arrivato anche dall’annuncio del protocollo d’intesa tra l’Ufficio del Garante e l’Ordine dei Giornalisti della Calabria, finalizzato a una collaborazione per affrontare le problematiche sanitarie evidenziate dagli organi di informazione.
Un evento arricchito da cultura e arte
L’appuntamento non è stato solo un momento di riflessione istituzionale, ma anche di valorizzazione della cultura e dei giovani talenti. La giornata è stata arricchita dagli intermezzi musicali del quartetto di flauti del Conservatorio di Stato di Reggio Calabria e da una mostra degli studenti del Polo Boccioni Fermi, a testimonianza del legame tra salute, arte e società.
La seconda relazione annuale del Garante della Salute ha messo in luce le sfide e le opportunità di una sanità calabrese che vuole ripartire dai diritti dei cittadini. Un impegno collettivo che richiede sinergia tra istituzioni, operatori del settore e società civile per costruire una sanità più vicina ai bisogni delle persone.