La Calabria vuole fare da apripista riguardo l’innalzamento dell’età del consenso sessuale da 14 a 16 anni. Presentata oggi, presso la sala ‘Monteleone’ di Palazzo Campanella, la “Mozione sull’età del consenso”
proposta dal Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Giuseppe Neri, già approvata dall’assemblea legislativa nella seduta del 25 luglio scorso.
Oltre al proponente Neri, hanno preso parte alla conferenza stampa il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale e l’avvocato Stefania Valente, consulente della Regione Calabria.
“Questa mozione è stata fortemente voluta da me e dal gruppo di Fratelli d’Italia – ha esordito il consigliere Neri -. Con il provvedimento, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, tentiamo di evitare che gli adolescenti, i minori vengano bloccati nel loro corretto sviluppo etico.
Un modo anche per sensibilizzare il Governo italiano e il Parlamento nazionale ed europeo affinchè l’età del consenso venga innalzata dagli attuali 14 anni a 16 anni. L’Italia infatti, è il paese in cui l’età del consenso sessuale tra le più basse d’Europa e, da Reggio Calabria quindi, parte un’azione politica concreta che coinvolgerà i Governi.
Il compito dello Stato, delle istituzioni non è solo quello di garantire la libertà di autodeterminazione dei minori che quella è già garantita da una serie di norme ma, consentire un sano e corretto sviluppo etico specialmente per quanto riguarda la sfera sessuale”, le parole del capogruppo di Fratelli d’Italia.
“Si tratta di un passo di assoluta civiltà -ha esordito il Garante Marziale- perché abbiamo lottato millenni per raggiungere pienamente i diritti dei minori e non possiamo accettare che uno Stato democratico com’è quello italiano mantenga la soglia del consenso sessuale a 14 anni che è eccessivamente bassa, speriamo di poter arrivare almeno a 16. Chiunque ha figli lo sa.
Non possiamo accettare che uno Stato democratico come quello italiano mantenga la soglia del consenso sessuale così bassa, facciamo vivere ai minori il diritto all’infanzia, all’adolescenza e anche, uno sviluppo emotivo e psico-sessuale con i tempi giusti. Ogni soggetto in età evolutiva, ha il diritto di vivere pienamente la sua età, la sua maturità, il suo sviluppo”, ha concluso Marziale, ringraziando il proponente Neri e il presidente Mancuso per la sensibilità mostrata.
“14 anni non è l’età adatta per offrire il proprio consenso sessuale. Posso assicurare che vivere esperienze traumatiche in giovane età riferite alla sfera sessuale, condiziona tutta la vita di un essere umano”, ha evidenziato il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso, precisando che avrebbe aggiunto ‘sessuale’ al titolo della mozione sull’età del consenso, “per essere ancora più chiari e specifici, senza nessun tipo di pudore. Il tema trattato lo richiede”.
“Questa mozione rivolta al Governo, sarà diffusa nei modi e nelle sedi opportune perché è un tema troppo importante. Gli adolescenti non devono crescere prima della loro età e, soprattutto, le decisioni che segneranno la vita, vanno prese consapevolmente.
Bambini e adolescenti – le parole di Mancuso – hanno il diritto di essere percepiti e riconosciuti come tali ed è un esercizio di estrema gravità tendere ad abbassare sempre più l’età del consenso. Mi dico certo che quanto ratificato dal Consiglio è destinato a smuovere le acque su un argomento di portata planetaria, che vede i diritti dei minori minati seriamente”.
Pienamente concorde l’avvocato Valente che postilla come “la libertà dei minori non è una libertà in atto ma, si costruisce anno dopo anno” e il presidente Mancuso che dopo essersi congratulato “con tutti i Garanti regionali che stanno svolgendo un lavoro importante in Calabria”, ribadisce che “questa mozione rivolta al Governo, sarà diffusa nei modi e nelle sedi opportune perché è un tema troppo importante. Gli adolescenti non devono crescere prima della loro età e, soprattutto, le decisioni che segneranno la vita, vanno prese consapevolmente”.