Si è tenuta lunedi 28 novembre, ad una settimana dalla precedente, una nuova seduta del Consiglio regionale. Otto i punti all'ordine del giorno, l'assemblea legislativa
si è aperta con l'intervento del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso dedicato ai tragici eventi di Ischia.
"Doverosamente esprimo, a nome del Consiglio regionale, sentimenti di cordoglio alle famiglie delle vittime e di vicinanza e solidarietà alla comunità di Ischia colpita dal violento nubifragio. Contemporaneamente, il Consiglio regionale della Calabria esprime gratitudine alle donne e agli uomini impegnati, con abnegazione e coraggio, nelle attività di soccorso".
Ha aggiunto: "Sono eventi che ribadiscono l’urgenza di intervenire, ognuno per la propria responsabilità, per fronteggiare sia il rischio del dissesto idrogeologico che riguarda gran parte del territorio italiano, che le cause dei cambiamenti climatici che hanno effetti disastrosi sull’atmosfera del nostro pianeta e sulle vite di tutti noi.
Su queste tragiche vicende in Italia è necessario un cambio di passo, per garantire la sicurezza dei cittadini non solo nell’emergenza. E non c’è dubbio che sia la prevenzione il rimedio indispensabile, su cui concentrare le politiche nazionali e locali e le risorse che occorrono, per tutelare efficacemente ambiente e territori", ha concluso Mancuso prima di chiedere ai presenti un minuto di raccoglimento.
Primo punto all'ordine del giorno, la presa d'atto delle dimissioni del consigliere Nicola Irto (Pd), provvedimento approvato dall'aula. Successivamente, il consigliere Graziano (Udc) ha chiesto e ottenuto una inversione all'ordine del giorno, con l'assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2022-2024 anticipato al secondo punto.
Due le mozioni presentate, dal consigliere Crinò (Forza Azzurri) relativa all'accesso ai contributi per la realizzazione di interventi di efficienza energetica che sarebbero inibiti ai comuni in dissesto finanziario e dalla consigliera De Francesco (Fratelli d'Italia) riguardante la richiesta di calamità naturale per le zone della costa tirrenica interessate nei giorni scorsi dal maltempo. Entrambe le mozioni sono state approvate dal Consiglio.
Il consigliere Montuoro (Fratelli d'Italia) in qualità di presidente della Commissione Bilancio ha presentato il punto all'ordine del giorno relativo all'assestamento di bilancio chiarendo come ammonti, per l’annualità 2022, a oltre 50 milioni di euro derivanti da maggiori entrate e da riduzione di stanziamenti di spesa.
La vice presidente Giusy Princi si è soffermata sul tema della povertà educativa. "Stiamo programmando nuove risorse, abbiamo nuova dotazione finanziaria per il mondo infantile, 70 milioni totali, di cui 56 dal piano finanziario e 14 dalla programmazione regionale. C’è un percorso a medio e uno a lungo termine, dobbiamo restituire dignità agli invisibili, bambini che sono rimasti ai margini", le parole di Princi.
Il consigliere Lo Schiavo (De Magistris) ha replicato: ''Queste risorse provengono da fondi di dubbia esigibilità, fondi di riserva, etc. Siamo costretti ad aumentare risorse perché ci sono campanelli d’allarme inquietanti. Vogliamo una volta per tutte invertire il ragionamento? Il punto di discussione non è il singolo intervento, ma che il 75% delle risorse della manovra le destiniamo alle emergenze. Io mi asterrò per dimostrare che non c’è un pregiudizio, non si può dire ai calabresi che i problemi sono risolti”, le parole di Lo Schiavo, interventi critici anche dai consiglieri Laghi (De Magistris), Tavernise (M5S), Mammoliti (Pd) e Bevacqua (Pd).
La consigliera Straface (Forza Italia) ha parlato di "epocale e significativo cambiamento rispetto ai 13 milioni di euro di risparmi recuperati dall’avanzo di amministrazione del Consiglio Regionale, segno inequivocabile di tagli e razionalizzazione delle spese rispetto al passato" prima della votazione, con approvazione dell'aula.L
L'assemblea legislativa ha dato parere favorevole anche rispetto alla Proposta di legge numero 73/12^ di iniziativa del consigliere K. Gentile, recante: “Disciplina della cremazione. Integrazioni alla legge regionale 29 novembre 2019, n.48 (Disposizioni in materia funeraria e di polizia mortuaria)” e la proposta di legge numero 100/12^ di iniziativa del consigliere F. Mancuso, recante: “Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro”.
Su questo punto all'ordine del giorno, la consigliera Bruni ha osservato critica: 'Sembra una creazione di poltronifici, esistono già organismi con simili caratteristiche. Si tratta di una norma che ancora una volta arriva in aula senza passare dalle commissioni", evidenzia annunciando parere contrario. Il provvedimento viene approvato dall'assemblea legislativa.
Qualche momento di tensione all'interno dell'aula in relazione alla proposta di legge numero 126/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Riordino del sistema dei controlli interni e istituzione dell'Organismo regionale per i controlli di legalità”, che vedeva al suo interno alcuni provvedimenti sul gioco d'azzardo.
I consiglieri di opposizione hanno criticato fortemente la proposta della maggioranza. "Questa legge da' il cerino in mano ai sindaci, potestà decisionale che li mette in imbarazzo, sono a rischio pressioni di vario tipo", le parole del consigliere Laghi (De Magistris).
"Grande amarezza e totale contrarietà, noi dell’opposizione non possiamo stare inerti, ricordo che questo punto parla di prevenzione, legalità e trasparenza, le misure prese invece vanno in direzione opposta. Vi prego fermatevi faccio appello alle vostre coscienze", il pensiero della consigliera Bruni.
Il consigliere Crinò (Forza Azzurri) ha ribattuto alle critiche della minoranza, evidenziando come "oggi finalmente si esce dal limbo, finalmente vediamo legge. Dal 2018 ci sono stati 4 anni di proroghe, è mutato lo scenario e anche la maggioranza politica. Capisco il voler trovare cavalli di battaglia ma non bisogna trovare noi la coscienza, ne abbiamo fin troppa. Non stiamo avallando nulla, il gioco d’azzardo, condivisibile o meno è legale", ha concluso Crinò.
L'opposizione, attraverso Amalia Bruni, ha chiesto il voto nominale, il presidente del consiglio regionale Mancuso si è rivolto a Crinò chiedendo ulteriori chiarimenti. "La legge non è l'unica di questo tipo in Italia, abbiamo replicato quanto previsto in Piemonte e in Puglia". La maggioranza, particolarmente stizzita riguardo l'orario di chiusura delle attività e la distanza minima tra due locali, ha abbandonato l'aula in segno di protesta.
Il presidente del consiglio regionale in un primo momento ha sospeso la seduta, successivamente (anche su intervento del consigliere Lo Schiavo, il quale riteneva inammissibile la sospensione dei lavori durante la votazione) verificata la mancanza del numero legale, ha tolto la seduta.