“Il bullismo ci riguarda da vicino, direttamente o indirettamente, perché condiziona la vita e lo sviluppo di migliaia di adolescenti”.
Lo ha sostenuto il presidente Filippo Mancuso, a margine dell’approvazione del concorso “Ti Sbullu!” promosso dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale. “Per affrontarlo è necessario – ha proseguito Mancuso - che i ragazzi vivano in gran parte la loro socialità, e utilizzando le competenze e gli strumenti messi a disposizione dalle Istituzioni impegnate a prevenire e combattere questo fenomeno”.
Il concorso “Ti Sbullu!” contro il fenomeno del bullismo, approvato dall’ Ufficio di presidenza su proposta del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, avv. Antonio Lomonaco, si prefigge di sensibilizzare, nello specifico, bambini e adolescenti sul fenomeno in questione, informandoli sulle conseguenze che possono riguardare la sfera delle loro relazioni, la loro emotività e i comportamenti sociali sia delle vittime che degli autori di atti di bullismo".
“Il Concorso è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio regionale e prevede la realizzazione di un video spot – coerente con il tema scelto - corredato da una breve descrizione. L’obiettivo è quello di comunicare attraverso le immagini, così realizzando un mezzo immediato di espressione, emozioni e sentimenti sull’importanza del valore di ogni persona, delle relazioni con l’altro e del saperne riconoscere e valutare gli aspetti emotivo- affettivi, al fine di sollecitare gli adolescenti a riappropriarsi della bellezza del dialogo off line, della complicità di un sorriso, di un abbraccio, di una stretta di mano, di una pacca sulla spalla. Con la pubblicazione del concorso, gli studenti sono invitati a produrre un prodotto audiovisivo in armonia con i seguenti obiettivi: a) riflettere sul proprio comportamento in classe (osservare la classe, anche durante le uscite didattiche o le gite scolastiche: vi sono compagni che vengono isolati o si isolano….capire il perché); b) assumere comportamenti responsabili e consapevoli che anche il proprio atteggiamento può concorrere direttamente o indirettamente (in qualità anche solo di spettatori) alla realizzazione di cosiddetti “atti di bullismo; c) promuovere la cultura del rispetto della persona. Premi: le scuole vincitrici riceveranno un contributo in denaro per l’acquisto di materiali o attrezzature didattiche. 3.000,00 euro per il lavoro primo classificato, 2,000,00 euro per il lavoro secondo classificato, 1.000,00 euro per il lavoro terzo classificato.
La proclamazione dei vincitori si svolgerà, a Reggio Calabria, nella sede del Consiglio regionale.
Ad avviso del Garante: “L’obiettivo che intendiamo raggiungere è quello di sensibilizzare, soprattutto i giovani e i giovanissimi, riguardo ai rischi che si possono correre online, permettendo loro di imparare a difendersi dagli attacchi dei bulli. Informare sugli strumenti di difesa a disposizione dei ragazzi e delle famiglie per imparare a riconoscere le dinamiche e le relative conseguenze del fenomeno”. Infine il presidente Mancuso ha sostenuto “quanto sia importante e necessario l’impegno delle istituzioni nel contrasto al fenomeno del bullismo riguardo le giovani generazioni e, contemporaneamente, l’interesse a non demonizzare l’uso dei mezzi social e del mondo digitale per i ragazzi. È fondamentale parlarne per aiutare i giovani a utilizzare il web e i social in modo responsabile. La vera sfida si gioca sul piano culturale ed educativo e va affrontata insieme, ognuno per la propria parte”.