Monday, 28 April 2025

“Mafie del mio Stivale”, il manuale di resistenza civile di Enzo Ciconte

Un viaggio lungo la storia dell’Ottocento, attraversando i ponti temporali dell’Unità d’Italia e del fascismo fino ad arrivare alla Repubblica, anche quella dei giorni nostri, per raccontare le storie della criminalità organizzata in Italia. ‘Ndrangheta, mafia, camorra, sacra corona unita Un viaggio lungo la storia dell’Ottocento, attraversando i ponti temporali dell’Unità d’Italia e del fascismo fino ad arrivare alla Repubblica, anche quella dei giorni nostri, per raccontare le storie della criminalità organizzata in Italia. ‘Ndrangheta, mafia, camorra, sacra corona unita e tutte la ‘mafie’ straniere, con le loro origini sono ricostruite nel volume “Mafie del mio Stivale”, edito da Manni.
L’autore è Enzo Ciconte, docente di Storia delle mafie italiane all’Università di Pavia e Roma Tre, si cimenta ormai da anni editorialmente in analisi specifiche e dettagliate che riguardano gli sviluppi, i cambiamenti e i legami di potere delle varie arterie della criminalità organizzata italiana.mafie del mio stivale copertina libro
Ciconte, nato a Soriano Calabro, è tra i primi autori italiani ad occuparsi di ‘ndrangheta. Molto conosciute sono le sue pubblicazioni “La ‘ndrangheta dall’Unità ad oggi, Laterza 1992”, “Politici (e) malandrini, Rubbettino 2013” e “Borbonici, patrioti e criminali. L’altra storia del Risorgimento, Salerno 2016”.
Il suo è un manuale di resistenza civile che restituisce un invito alle giovani generazioni perché dalla conoscenza possa nascere un futuro di riscatto.
Ben sessantanove “mini capitoli” cadenzati da un linguaggio divulgativo e narrativamente avvincente, consentono di comprendere nitidamente il fenomeno mafioso in tutte le sue articolazioni. Enzo Ciconte, attraverso il saggio “Mafie del mio Stivale”, riesce a tracciare nonsoltanto una ‘road map’ di una storia criminale che si evolve e diventa reticolare nel tempo, ma riesce a consegnare la consapevolezza che si tratta di una storia di potere che allunga i tentacoli inevitabilmente sulla sfera politica, istituzionale e imprenditoriale. Un legame tutt’altro che serafico e senza il quale non esisterebbe uno sviluppo e un’attività stanziale in Italia da parte della criminalità organizzata da oltre due secoli a questa parte.

Enzo Ciconte, docente di Storia delle mafie italiane all’Università di Pavia e Roma Tre Enzo Ciconte, docente di Storia delle mafie italiane all’Università di Pavia e Roma Tre


Le mafie, contraddistinguendosi semioticamente in base alla ritualizzazione di eventi e di codici, da formule oscure e quasi sempre incomprensibili, sono accomunate da un qualcosa di misterioso, inafferrabile e di impalpabile. Questo “fil rouge” è la costruzione chiave del testo,perché su questi momenti dall’alto valore simbolico vengono agganciati fatti e passaggi storici fondamentali per contestualizzare temporalmente le fasi evolutive della ‘mafia’, intesa come fenomeno storico e sociale che ha pervaso i tessuti economici ed imprenditoriali attraverso il concorso della politica.
Non di secondaria importanza è la capacità dell’autore di evidenziare come i mafiosi, agli albori della loro ribalta, si caratterizzavano con una matrice di “efferati assassini, criminali e stragisti” rappresentando un potere arcaico e di basso livello; invece, nel corso degli ultimi decenni, hanno sviluppato una particolare propensione a creare consenso, fare cultura e addirittura a proporre stili di vita alternativi. Stili di vita alternativi anche al buon senso. C’è stato e c’è tutt’ora, sottolinea Ciconte, un discreto successo nell’esportare il marchio della mafia all’estero come un brand o una griffe da offrire al mercato mondiale, in particolare a quello americano. Infatti, senza vergogna alcuna, esistono oltreoceano negozi, locali pubblici, etichette, canzoni o ristoranti che richiamano il termine e il significato della ‘mafia’.
Anche da qui nasce la necessità di Enzo Ciconte, quasi come strumento di prevenzione, di studiare tutte le mafie, e far scendere i mafiosi dal piedistallo attraverso una conoscenza approfondita del fenomeno partendo dalle radici antiche per poterlo meglio contrastare.