“Per non dimenticare”. È stato questo il sentimento che ha spinto il Comitato 23 dicembre 1961 a organizzare, nella sala Verde della Cittadella regionale, una giornata commemorativa in ricordo del deragliamento della Fiumarella che 62 anni fa causò la morte di 71 persone.
L’iniziativa, dal titolo: “Il Valore della memoria, il sapere dell’identità – Commemorazione del più grave deragliamento ferroviario italiano, Catanzaro 23 dicembre 1961”, promossa dal Comitato, si è svolta in sinergia con il patrocinio del Consiglio regionale, della Provincia e del Comune di Catanzaro, di Ferrovie della Calabria e di AMC. All’evento hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, il presidente del Comitato, Giovanni Petronio e l’Amministratore Unico di Ferrovie della Calabria, Ernesto Ferraro, il dott. Belcaro in rappresentanza del Comune di Catanzaro e vari sindaci dell’hinterland catanzarese, oltre a centinaia di studenti degli Istituti scolastici della regione.
Sono passati, dunque, 62 anni da quella fredda mattina del 23 dicembre 1961 quando un vagone dell’allora Ferrovie Mediterraneo Calabro Lucane, precipitò sotto il ponte della Fiumarella alle porte di Catanzaro portandosi dietro un carico umano per lo più composto da studenti. Una mattina cominciata come al solito di buon’ora per tanti giovani studenti e lavoratori dell’entroterra della valle del Corace costretti a una vita da pendolari con la speranza di costruirsi un futuro migliore e fuggire da un contesto di povertà che l’Italia e in particolare il Mezzogiorno stavano vivendo. Per loro però, quella mattina, li attendeva un tragico destino. Il vagone del convoglio si staccò dal gancio di traino e precipito con il suo carico umano sul greto del fiume portandosi dietro il suo carico umano. Soltanto ventisei furono i sopravvissuti. Molte delle vittime morivano a causa dell’impatto, la maggior parte persero la vita in un modo più orrendo: soffocati e schiacciati dai corpi aggrovigliati e sofferenti dei loro amici. Una tragedia che in questi lunghi anni è stata” colpevolmente” sottaciuta. “Non bisogna mai dimenticare tragedie di tale portata, soprattutto perché ancora oggi purtroppo continuano a verificarsi” Così ha esordito il presidente Mancuso nel suo intervento di apertura dei lavori della giornata commemorativa “Bisogna parlare di più di temi come la messa in sicurezza – ha proseguito. Ieri sono stato a Roma da RFI per sollecitare l’intervento sul passaggio a livello di Catanzaro, dove ogni giorno passano più di 3 mila auto e più di 500 pedoni, quindi penso sia un intervento dovuto. Noi ce la mettiamo tutta e speriamo di essere persuasivi verso chi deve effettivamente intervenire”.
Nel prendere la parola, il presidente del Comitato Giovanni Petronio, ha aggiunto: “È obbligatorio, a distanza di più di sessant’anni, ricordare alle memorie della collettività quello che è stato il più grave deragliamento ferroviario della storia d’Italia, verificato proprio a Catanzaro il 23 dicembre 1961. Settantuno furono le vittime che non sono mai più tornate a casa dai loro familiari. Decollatura, la mia comunità, è stata quella più colpita con 31 morti, quindi il 44% del totale. Essere qui oggi significa aver istituzionalizzato quella data e quelle vittime. Bisogna fare tanto per rendere sicura la tratta Catanzaro – Cosenza e l’investimento di 300 milioni di euro che Ferrovie della Calabria ha messo in cantiere e che dovrebbe concludersi entro il 2027, fa ben sperare”.
Nel concludere i lavori l’amministratore unico Ernesto Ferraro ha sottolineato come “Eventi come questo che stiamo ricordando, dimostrano che oggi c’è una sensibilità diversa. Pensare che eventi del genere si possano rimuovere è assurdo. Noi abbiamo il dovere di fare tesoro della memoria e impegnarci affinché in non abbiano a ripetersi. Come Ferrovie della Calabria abbiamo l’obbligo di lavorare incessantemente per garantire la massima sicurezza a quanti, quotidianamente usufruiscono dei nostri mezzi”. Nel concludere il suo intervento, l’amministratore unico di F.C. ha informato che la tratta Catanzaro - Cosenza sarà completamente riammodernata partendo in primo luogo dall’aspetto della sicurezza. Sarà ammodernato anche il parco mezzi con la messa in esercizio delle vetture a idrogeno, prima sperimentazione in Italia”.