Giovedì, 20 Marzo 2025

"Il tesoro ritrovato": un docufilm per raccontare la meraviglia senza tempo dei Bronzi di Riace

Il tesoro inestimabile dei Bronzi di Riace in un docufilm fruibile in esclusiva sulla piattaforma Rai Play e su Rai 3. A Palazzo Campanella presentato il nuovo progetto

dedicato ai Bronzi, il docufilm “memories” che celebra i due capolavori dell’arte antica. Un viaggio onirico e sognante, con la partecipazione di Swamy Rotolo (recente vincitrice del prestigioso David di Donatello) per raccontare non solo i due guerrieri, ma anche la Calabria e il fascino mitologico della Magna Grecia.

“Bronzi di Riace, il tesoro ritrovato” è il titolo del docufilm co-prodotto con 42° Parallelo. Attraverso le parole del restauratore Nuccio Schepis e le scene che vedono protagonista la giovane attrice reggina Swamy Rotolo, il docufilm ripercorre l’affascinante percorso di questi 50 anni, dal giorno del ritrovamento alla lunga opera di restauro arrivando ai giorni nostri.

Assente il Presidente Filippo Mancuso, a rappresentare l'aula del consiglio regionale il vice presidente Pierluigi Caputo.

"Regione Calabria e Consiglio sono da mesi impegnati con attenzione in questa fase di racconto e promozione dei Bronzi di Riace. Si tratta di due simboli non solo della Calabria ma di tutta Italia e l'area del Mediterraneo. Il docufilm -spiega Caputo- racconta in modo emozionante la storia e il percorso dei Bronzi di Riace in questo mezzo secolo. La Calabria è cultura, vogliamo insistere con questo messaggio che punta e veicolare una nuova immagine della nostra regione".

L’Assessore allo Sviluppo economico e Attrattori culturali, Rosario Varì, nell'introdurre l'evento ha parlato di 'anno giubilare laico' per la Calabria, in relazione alle celebrazioni dei 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace.

"I Bronzi rappresentano il principale attrattore turistico della Calabria, il 50 esimo anniversario dal ritrovamento l'occasione ideale per raccontare una volta di più al mondo la loro magia. Il viaggio della conoscenza legata ai due guerrieri deve essere sempre più intenso, intendiamo grazie a questo docufilm mettere in mostra le bellezze uniche della nostra regione, in questo caso raccontando la storia dei due magnifici guerrieri", le parole di Varì.

La vice presidente della Regione Calabria, Giusy Princi, ha evidenziato come proseguono le attività istituzionali mirate a dare visibilità a tutto il territorio regionale attraverso la promozione dei Bronzi di Riace con la forte volontà di imprimere un impulso al settore del turismo.

In collegamento video ha partecipato all'evento Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. 'I Bronzi di Riace sono opere di straordinario valore. La capacità di fare racconto è un elemento imprescindibile, ancor di più se pensiamo che all'estero c'è una grandissima attenzione nei confronti del patrimonio artistico italiano.

L'anno della scoperta dei Bronzi, il 1972, è il mio stesso anno di nascita, per questo motivo sono doppiamente legato ad essi -racconta Barachini con un sorriso-. Il maestro Schepis racconta nel docufilm di aver vissuto il loro 'primo respiro', è la scena che più mi ha toccato. La difesa del patrimonio culturale è uno dei nostri primi impegni", ha concluso il Sottosegretario.

Ad assistere alla proiezione in anteprima, numerose istituzioni locali: tra queste, il Prefetto di Reggio Calabria, dott. Massimo Mariani, il Direttore del Museo Archeologico di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino, il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace e l'assessore comunale Irene Calabrò.

"Abbiamo voluto dar vita a qualcosa di molto diverso dal solito documentario - spiega Giorgia Furlan, showrunner e autrice del film - l’obiettivo era dare una forma concreta anche a tutta la dimensione leggendaria e immaginativa che da sempre caratterizza la storia dei Bronzi di Riace. E che, ancora di più, contraddistingue l’anima profonda di queste due statue e della regione Calabria, una terra in cui i miti dell’antichità prendono forma e diventano reali. Per farlo ci siamo affidati a una scrittura innovativa sviluppata con Josella Porto e Alessia Arcolaci, alla regia di Gabriele Ciances e Giulia Baciocchi e alla fotografia di Claudio Cascavilla, ricreando una dimensione tutta nuova sospesa nel tempo, fra sogno e realtà".