Il neo rettore Antonino Zumbo: "Onorato per questo incarico. La Città e il Mediterraneo crescano insieme a questo ateneo. Ogni progetto si nutra di prospettive per prosperare".

«Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza» (Divina Commedia, Inferno, Canto XXVI, 118-120). Dante Alighieri, universalmente riconosciuto come padre della Lingua Italiana in quella “repubblica delle lettere” che fu la Firenze nel 1300 e che precedette di oltre cinque secoli la nascita dello Stato italiano, consacra l'importanza di una lingua comune, che di nulla priva i variegati e straordinari dialetti, e la sua straordinaria essenza di veicolo di conoscenza, bellezza, memoria e identità, valori che permeano l'essenza/semenza dell'umanità. Quel volgare fiorentino, il più illustre tra i volgari, fu antesignano della lingua dell'Italia, paese unitario solo nel 1861, il cui nome nacque proprio qui al Sud. Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), e anche secondo Aristotele, il principe di stirpe enotrica, Italo, che governò il territorio estremo della penisola compreso tra lo stretto di Messina e i golfi di Squillace e di Sant'Eufemia, in suo onore volle chiamare questo lembo di terra proprio Italia (cfr Treccani). Così tanto la Storia Antica quanto la Letteratura Universale suggellano la presenza a Reggio Calabria di una delle tre Università per Stranieri istituite in Italia. L'unica al Sud. Unitamente a quella di Siena, a quella più antica di Perugia, dagli anni Ottanta, grazie all'intuizione dell'onorevole Giuseppe Reale, che diede impulso anche al conservatorio Francesco Cilea e all'Accademia della Belle Arti, a Reggio Calabria, città calabrese dello Stretto, cuore del Mediterraneo, fu istituita l'Università per Stranieri che porta proprio il nome di Dante Alighieri.
La ragione è presto chiara, leggendo l'articolo 3 dello statuto della stessa Università. La finalità primaria dell'istituzione consiste, infatti, nella promozione della meravigliosa lingua Italiana nel mondo: «L’Università ha lo scopo di diffondere, con le proprie attività di insegnamento e di ricerca, la conoscenza della lingua, della letteratura, dell’arte, della cultura e delle istituzioni politiche, sociali, giuridiche ed economiche dell’Italia in tutte le loro forme di espressione. A tal fine aggiorna costantemente la propria azione alle mutevoli condizioni socioeconomiche del Paese ed alle sue esigenze di internazionalizzazione».
Dal 2007 riconosciuta con il decreto del Miur (17 ottobre 2007, n. 504) come «università non statale legalmente riconosciuta, istituto di istruzione universitaria con ordinamento speciale», l'università per Stranieri "Dante Alighieri" è nata con il sostegno del consorzio composto da Comune e Città Metropolitana (all'epoca Provincia) di Reggio Calabria, dalla Camera di Commercio e dal comitato locale della società Dante Alighieri, quest'ultimo oggi non facente più parte del consorzio stesso. Anche la regione Calabria sostiene l'Ateneo con quanto dovuto in base alla normativa nazionale in materia di Diritto allo Studio e, dal 1988, anche con apposita legge. Da tempo, tra i soci sostenitori si annovera anche l'ente di formazione Mnemosine, accreditato presso il Miur, con sede a Santa Margherita di Belice in provincia di Agrigento.
Sulle orme del predecessore, professore Salvatore Berlingò, anche il neo rettore, il professore Antonino Zumbo, insediatosi lo scorso febbraio qualche settimana prima del lockdown per l'emergenza CovID-19, si impegna ad onorare con passione e dedizione il nuovo incarico.
"Dati il legame antico che mi unisce a questo giovane e promettente ateneo, dove ho a lungo insegnato, e la sua peculiarità di Università impegnata nella diffusione della Cultura del Mediterraneo, dell'Integrazione e della lingua Italiano, questo incarico - ha commentato il neo rettore Antonino Zumbo - giunto al culmine della mia carriera, mi onora profondamente. Sono grato al professore Salvatore Berlingò per la fiducia accordatami nel proporre il mio nome come suo successore. Spero di essere all'altezza del percorso da lui intrapreso per garantire a questo Ateneo autorevolezza e prospettive; questa è la strada sulla quale mi impegno a proseguire con spirito di servizio. L'università per Stranieri 'Dante Alighieri' di Reggio Calabria sta affinando nel tempo la sua specificità, orientando l'offerta formativa sulle Scienze Sociali con un occhio attento proprio all'Interculturalità e all'Integrazione. Una impronta che è riflesso della vocazione di Reggio Calabria, baricentro del Mediterraneo. Ogni Università è chiamata, infatti, ad onorare la duplice responsabilità verso i destinatari naturali, ossia gli studenti, e verso la comunità che la accoglie. Se l'Università cresce, attraverso l'ampliamento dell'offerta formativa e il suo radicamento nel territorio, in essa il progresso e il benessere trovano linfa. Reggio Calabria e il Mediterraneo possono e devono crescere insieme a questo Ateneo", ha sottolineato il neo rettore Zumbo.
Professore di Filologia Classica, Drammaturgia Classica, Storia della filologia, dal 1983 al 2015, nei corsi di laurea della Facoltà di Lettere e Filosofia (dal 2013 Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne) dell’Università di Messina, Antonino Zumbo ha iniziato a contribuire al prestigio dell'università per Stranieri "Dante Alighieri", che oggi guida in qualità di rettore, nel 1998 quando da incaricato iniziò a insegnare Letteratura classica nel Corso di Alta Formazione docenti di lingua Italiana a stranieri, cuore pulsante dell'Istituzione attorno al quale l'Università nei decenni è fiorita.
Nel 2015 è stato chiamato per trasferimento dall’Università di Messina all’università per Stranieri ‘Dante Alighieri’ di Reggio Calabria dove, da professore ordinario, ha a lungo insegnato Filologia Classica nel corso di laurea magistrale in "Interpretariato e mediazione linguistica", modulando l'insegnamento secondo il segmento della Storia della tradizione classica nelle letterature moderne. Prorettore vicario dal 2010, lo scorso anno è arrivata la nomina a Rettore. La cerimonia di insediamento dello scorso febbraio ha preceduto di qualche settimana la sospensione di ogni attività in presenza presso l'Ateneo, a causa dell'emergenza sanitaria.
"Grazie al contributo di tutto il personale tecnico- amministrativo e del corpo docenti, senza i quali nessun traguardo sarebbe stato raggiunto e nessun obiettivo sarebbe immaginabile - ha spiegato il rettore Antonino Zumbo - siamo riusciti subito a riorganizzarci, garantendo la teledidattica per tutti i corsi e le sessioni di laurea, seppure a distanza. Abbiamo altresì fronteggiato, attingendo dal nostro bilancio, e grazie alla generosità di qualche privato, anche alcune situazioni di particolare disagio economico aggravate dall'emergenza sanitaria, garantendo così il diritto all'Istruzione altrimenti compromesso. Abbiamo anche assicurato i corsi estivi di Lingua e Cultura Italiana della Scuola di Alta Formazione e Orientamento per Stranieri, che consentono ogni anno a circa 1500 studenti stranieri di conseguire la certificazione di Lingua Italiana spendibile a livello internazionale. Quest'estate, per ovvie ragioni, i numeri sono stati più bassi ma abbiamo ritenuto di non limitare la nostra offerta formativa, garantendo agli studenti questa possibilità e mantenendo, seppure a distanza, l'insegnamento originario della nostra Università, nata proprio per diffondere la conoscenza della lingua Italiana nel mondo. Tale Scuola, in cui da giugno a settembre si insegna la lingua Italiana agli studenti stranieri, nel corso di Alta Formazione, forma anche docenti stranieri per l'insegnamento della Lingua Italiana. L'inizio di tali corsi, ogni anno in svolgimento da gennaio a giugno, per il 2121 è stato al momento programmato per aprile", ha spiegato il neo rettore Zumbo che, quasi subito dopo il suo insediamento, si è trovato a dover guidare l'istituzione in un frangente estremamente delicato.
Il nuovo anno ci trova pronti ad affrontare il clima di incertezza diffuso che l'emergenza sanitaria impone. Sono aperte le iscrizioni per le lauree triennali e magistrali e per i nostri corsi di Lingue straniere. Ovviamente le restrizioni dovute all'emergenza sanitaria ci impongono di organizzare lezioni ed esami a distanza, garantendo lezioni in presenza, e nel rispetto dei protocolli redatti dal ministero della Salute, solo per le matricole", ha spiegato ancora il neo rettore Zumbo.
Attivi anche quest'anno i corsi di laurea triennale in "Mediatore per la Coesione Sociale in Europa" e "Scienze e tecniche psicologiche" (questo erogato a distanza a prescindere dall'emergenza sanitaria) e i corsi di laurea magistrale in "Politiche per l'innovazione e l'inclusione sociale" (già "Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali d'area mediterranea", corso in esaurimento), "Interpretariato e Mediazione interculturale". Corsi di laurea che lo scorso anno hanno intercettato l'interesse di 1200 studenti, di cui circa 250 stranieri. Questa percentuale del 22% è un importante risultato raggiunto che ci stimola ad operare con entusiasmo sempre crescente.
In particolare, il corso di laurea in "Mediatore per la Coesione Sociale in Europa" è frutto di una concertazione fra il ministero dell’Università e della Ricerca ed il ministero dell’Interno, condiviso dalla prestigiosa Comunità di Sant’Egidio, di recente insignitasi della benemerita esperienza dei corridoi umanitari.
Dalla scorsa primavera espletati a distanza, attivi e aperti a tutti gli studenti italiani e stranieri, anche i corsi di Arabo, Cinese, Francese, Inglese, Neogreca (Unico Centro d'Esame autorizzato in Calabria a rilasciare tale certificazione), Russa, Spagnola, Russa. La nostra Università è infatti anche sede del Centro Linguistico d’Ateneo "Dante Alighieri" (CLADA).
Una più corposa partecipazione di studenti stranieri si registra nei mesi estivi quando, da America Latina (prevalentemente oriundi), Europa (Russia, Ungheria, Ucraina, Polonia), Africa Mediterranea (Egitto), in tanti arrivano a Reggio Calabria per seguire il corso di Lingua e Cultura Italiana della Scuola di Alta Formazione e Orientamento per Stranieri, punta di diamante dell'offerta formativa dell'università "Dante Alighieri". Un tempo tra le nazionalità di provenienza si annoveravano anche Libia e Tunisia, Siria, Cina, Sri Lanka, Serbia e Bosnia Erzegovina.
"Insegnare e adesso ricoprire questo incarico prestigioso mi inorgoglisce particolarmente. Ho sempre vissuto in questa Università esperienze di grande umanità e posso testimoniare la bellezza sprigionata dall'incontro tra giovani studenti di diverse culture, lingue e storie. Essi diventano ambasciatori di lingua e cultura italiane nel mondo e ciò costituisce per noi tutti un grande patrimonio. Non l'unico. Invito, infatti, a riflettere sulla ricaduta economica della loro presenza sul territorio nonché sull'apporto e la contaminazione culturale di cui questo giovani sono forieri. Purtroppo quest'anno dovremo sacrificare quasi completamente la socialità, con l'auspicio che presto torneremo a vivere la nostra vita universitaria incontrandoci in presenza", ha commentato il neo rettore Zumbo.
La presenza straniera è, dunque, altamente qualificante per il territorio, oltre che per l'Ateneo che a loro riserva l'iscrizione gratuita, proprio per incentivare la partecipazione e garantire il diritto allo studio. "Siamo consapevoli di non avere uno studentato, di non poter contare su servizi logistici o strutture che possano offrire vitto e alloggio per coloro che vengono qui dall'estero per apprendere e formarsi. Dunque l'iscrizione gratuita, in quanto accesso agevolato al percorso di apprendimento, rappresenta il nostro contributo alla loro istruzione. L'Ateneo così include e non esclude, praticando, nonostante il mancato introito, una scelta ritenuta virtuosa. Nessun intento, quindi, di discriminare gli altri studenti. Ovviamente, guardando doverosamente oltre la pandemia, auspichiamo di vedere crescere le adesioni di studenti stranieri ma siamo anche molto interessati ad intercettare studenti italiani e studenti reggini di ritorno da altri atenei. Offrire una formazione competitiva costituirebbe un'occasione di rilancio per il nostro territorio in cui giovani avrebbero una ragione per restare e qui formarsi", ha evidenziato il neo rettore Zumbo. "In quest'ottica, degno di nota è anche il Dottorato Internazione triennale in 'Global Studies', giunto al terzo ciclo e che ha già ospitato diciotto studenti selezionati con un bando nazionale. Una iniziativa messa in campo con il supporto del Miur e della regione Calabria che, con fondi europei, ha finanziamento le borse di studio. Tale percorso prevede che ogni studente soggiorni per un anno intero all'estero, presso una università convenzionata con la nostra. Un'opportunità di grande respiro per gli studenti. Auspichiamo di poterne creare delle altre, poiché crediamo fermamente che questa Università insista in un luogo dotato di una vocazione naturale per ospitarla e che ciò conferisca un valore aggiunto di inestimabile portata per l'intera comunità. Confidiamo che le Istituzioni se ne rendano concretamente conto e ci supportino", ha sottolineato ancora il neo rettore Antonino Zumbo.
"La risorsa che questa Università può costituire chiama tutti indistintamente, Enti locali, personale docente e amministrativo, partner attuali e potenziali, ad un impegno serio e costante, ad una collaborazione fattiva e lungimirante. Diversamente l'Università non sarà in grado di esprimere al meglio le sue capacità e di valorizzare il suo immenso potenziale. Se dovessi individuare - ha dichiarato il neo rettore Zumbo - un obiettivo prioritario di lunga durata, puntando su un'Università maggiormente competitiva, indicherei il rafforzamento dell'offerta formativa, attraverso l'internazionalizzazione della didattica e della ricerca, l'arricchimento in chiave di progettualità creativa dei docenti, la loro implementazione al fine di garantire la sostenibilità dei corsi, l'introduzione di nuovi percorsi di laurea non sovrapponibili a già quelli esistenti in Calabria e Sicilia. Ciò in un'ottica di sinergica e operosa collaborazione anche con le altre università calabresi di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza. Obiettivo di breve durata potrebbe, invece, essere quello di individuare una nuova sede. Attualmente siamo in affitto in un edificio bello e antico che, tuttavia, in una ottica di crescita non si rivela più sufficiente per gli sviluppi auspicati. Nel giorno del mio insediamento, richiamando le Radici del futuro quale ispirazione per l'azione di questa Università, ho inteso porre un accento sulla necessità di prospettive per prosperare. Consapevoli di quanto siano necessarie salde e profonde radici per costruire il futuro, seppur con maggiori responsabilità, rinnoviamo il nostro impegno per raggiungere nuovi e stimolanti traguardi e abbracciamo nuove sfide, in questo momento storico particolarmente cruciale e delicato", ha concluso il neo rettore Antonino Zumbo.