Giuseppe Aiello, atleta calabrese di pesca in apnea, ha conquistato il 13° posto al recente Campionato italiano di 1° categoria che si è svolto nelle acque cristalline di Portoscuso, in Sardegna. A 60 anni, continua a brillare nella serie A della pesca subacquea, dimostrando che la passione e il sacrificio possono superare le barriere del tempo.
Attribuisce il suo successo al sostegno incondizionato della famiglia e al supporto del team, che gli hanno permesso di eccellere e rappresentare la Calabria con orgoglio. La sua carriera è un esempio di dedizione e impegno, e la sua partecipazione a eventi nazionali è una fonte di ispirazione per tutti.
Giuseppe, innanzitutto complimenti per il tuo recente piazzamento al Campionato Italiano di Pesca in Apnea. A 60 anni, sei ancora competitivo a livello nazionale. Qual è il segreto della tua longevità sportiva?
“Il segreto è una combinazione di passione, disciplina e allenamento costante. Seguo una dieta sana e mi assicuro un buon equilibrio tra lavoro e riposo. Inoltre, il sostegno della mia famiglia e la gioia che provo nel praticare questo sport mi spingono a continuare e migliorare sempre”.
Come subacqueo esperto, hai un’osservazione privilegiata dello stato dei nostri mari. Hai notato cambiamenti significativi negli ultimi anni?
“Faccio immersioni da quarant’anni e sono molto preoccupato. In questi anni ho esplorato molti mari: Adriatico, Ionio, Tirreno, oltre a Sardegna, Corsica e Grecia. In passato, l’acqua era più pulita e la visibilità era migliore. Ora vedo molte cose allarmanti: scarico di rifiuti, industrie che usano i torrenti come tubi di scolo. Pensa che organizziamo eventi, con la FIPSAS e la Capitaneria di Porto, dedicati alla pulizia dei fondali ed ogni anno recuperiamo batterie, copertoni, frigoriferi, e altri rifiuti. L'inquinamento è aumentato, occorrono maggiori controlli per monitorare e limitare questi danni perchè i nostri mari stanno soffrendo non solo per il cambiamento climatico".
La Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee (FIPSAS) vanta numerosi iscritti, seconda forse solo al calcio. Quali sono, secondo te, i principali contributi della federazione a livello regionale?
“A livello nazionale, con le nuove riforme introdotte, che prevedono che le nuove affiliazioni abbiano uno statuto diverso da com'era prima, tante associazioni dilettantistiche non si sono più iscritte alla Federazione, e questo ha portato ad una riduzione del numero di iscritti. In Calabria, siamo molto attivi. La nostra federazione comprende diverse attività come la pesca con la canna, l’attività subacquea e la pesca in apnea oltre all'attività didattica con le bombole. A livello regionale e provinciale, organizziamo oltre alle competizione eventi dedicati ai più piccoli”.
Cosa consiglieresti ai giovani calabresi che vogliono avvicinarsi al mondo della pesca in apnea?
“Di iscriversi alle varie associazioni che rilasciano brevetti per attività subacquee. Anche se è vietato ai minori di sedici anni utilizzare fucili subacquei, possono iniziare con snorkeling o apnea, per ottenere una preparazione adeguata e avvicinarsi al mondo della pesca in apnea”.
Puoi raccontarci un momento particolarmente memorabile o una sfida significativa che hai affrontato durante la tua carriera nella pesca in apnea? Come l’hai superata?
“A livello sportivo i successi più belli ed importanti sono stati una medaglia di bronzo ed una d'argento ad un campionato italiano. Mentre la sfida più dura dal punto di vista umano risale a trent'anni fa, quando durante una pesca in apnea è morto Chico, come lo chiamavamo tutti, il figlio di un caro amico. È stato un momento devastante. In sua memoria, abbiamo creato la società Chico Sub Catanzaro”.
Quanto è cambiata la pesca subacquea in questi anni?
“I nuovi strumenti tecnologici, come l'ecoscandaglio con monitor che mostrano la profondità e la presenza di pesci, hanno stravolto il modo di praticare questo sport”.
Cosa invece non è cambiato?
“Lo spirito con cui affrontiamo ogni sfida e la generosità che caratterizza ogni attività che svolgiamo. Tutto il pesce che viene pescato durante le varie competizioni viene poi venduto ed il ricavato donato in beneficenza”.
Guardando al futuro, quali sono i tuoi prossimi obiettivi sportivi?
“Si riparte già ad ottobre, tra campionati per società e altre competizioni. Sarò in acqua per preparare al meglio il campionato di prima categoria e la Serie A di pesca subacquea, il vero grande obiettivo, che si svolgerà a giugno 2025”.
In seguito al recente successo di Aiello, il Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, ha espresso un sentito riconoscimento: "A nome del Consiglio regionale della Calabria e mio personale, esprimo le più sentite congratulazioni a Giuseppe Aiello per il suo straordinario risultato ottenuto al Campionato Italiano di Pesca in Apnea di 1° Categoria tenutosi a Portoscuso, Sardegna, dove si è classificato tredicesimo. Unico atleta calabrese a competere a livello nazionale in questa disciplina, ha dimostrato ancora una volta di essere un vero campione, distinguendosi per passione, dedizione e sacrificio. Il suo traguardo, testimonianza di una carriera longeva e ricca di successi, è un motivo di grande orgoglio per tutta la Calabria, sottolineando l’importanza dello sport come veicolo di valori positivi e di eccellenza. La Calabria è fiera di avere un atleta del calibro di Giuseppe Aiello, il cui esempio ispira le nuove generazioni a perseguire i propri sogni con tenacia e impegno".
La storia di Giuseppe Aiello è un faro di ispirazione per tutti coloro che aspirano a eccellere nel proprio campo. Il suo esempio dimostra che con determinazione e passione è possibile raggiungere traguardi significativi, superando ogni barriera e continuando a rappresentare con orgoglio la nostra regione. La Calabria può essere fiera di avere un atleta come Aiello, che continua a brillare sulla scena sportiva nazionale e a portare avanti valori di dedizione e perseveranza.