Lunga vita al “Progetto Gutenberg Calabria - Fiera del Libro della Multimedialità e della Musica”! Che, anche quest’anno, da cecchino paziente nell’appostamento e infallibile nell’esecuzione, centra lo spirito del tempo. Attraversato da inquietanti paure e, insieme, da grandi speranze.
E “Paure e Speranze” è il titolo della XXI edizione del “Gutenberg”, in svolgimento dal 20 al 25 maggio. Nonostante gravi difficoltà finanziarie e fastidiosi inciampi, Armando Vitale, mente strategica del “Progetto”, e Rosetta Falbo, guida illuminata del Liceo Classico Galluppi di Catanzaro (che vanta una biblioteca sterminata intitolata a Giovanni Mastroianni), assieme a una sfilza di docenti e appassionati del libro, allestiscono uno sfavillante laboratorio di idee. Condensato in un itinerario che impegna gli studenti di cinquanta scuole calabresi nella lettura di testi di stringente attualità e si conclude con un confronto vis a vis con firme internazionali.
Come sempre, andando oltre stereotipi e provincialismi culturali, il “Progetto” - che ha avuto il plauso del presidente della Repubblica Ciampi e il prestigioso premio Andersen nel 2019 “per essere capace di crescere nel tempo all’insegna delle idee, della passione e della competenza e per aver messo al centro, partendo dalle scuole, l’importanza e la valenza educativa del libro” - ha l’ambizione di coltivare il talento dei ragazzi e di essere ponte tra la Calabria che legge e pensa e la cultura italiana umanistica e scientifica.
Dalla routine scolastica e dall’asfittico dibattito pubblico, spesso manipolato ed enfatizzato dalle centrali dei social network, alla valutazione critica delle problematiche che investono la società e pongono amletici interrogativi sul presente e sul futuro.
La rete di Istituti calabresi ispirata dalla logica di “Gutenberg” è tutto questo. Una rappresentazione collettiva e intelligente di riflessioni autentiche, fondate sulla conoscenza del passato e l’inseguimento della verità nel suo multiforme e cangiante dispiegarsi.
Risultato di un lavoro di lunghi mesi nelle retrovie, che, diffondendo libri, potenziando la lettura a scuola, ospitando autori e subissandoli di quesiti, contribuisce a rendere la Calabria una società aperta.
Svelandola non solo nei suoi tratti di terra di frontiera, ma anche nel suo essere terra di regole, spiriti forti, gentilezza, pensiero e cultura, dovere civile e impegno etico. La Calabria, come diceva Leonida Repaci, “categoria morale prima che espressione geografica”.