Nel corso della seduta consiliare del 25 Ottobre, il PRT è stato approvato a maggioranza. Nonostante l'attesa di un ultimo passaggio in Consiglio che sancirà l'operatività a tutti gli effetti del Piano, si può parlare di una svolta per quanto concerne l'assetto di viabilità e il sistema dei trasporti calabresi.
Un Piano, “sintetizzato” dal prof. Russo - un tecnico e non un politico dal linguaggio forbito, così si autodefinisce - in 1024 pagine, che è nelle condizioni di appoggiarsi ai finanziamenti del POR Calabria, e che prevede dieci macro-azioni con altrettante misure d'intervento. Tra i tanti aspetti portanti, risulta considerevole l'attenzione riservata al porto di Gioia Tauro, allo studio di fattibilità per il TAV, il riconoscimento della Statale 106 come 'strada europea' e il rafforzamento della rete portuale e aeroportuale regionale. Ma anche alla sicurezza e legalità.
Con il Piano regionale dei trasporti, la Calabria prova a cambiare passo?
“Certamente. Il PRT è qualcosa di concreto che dopo anni viene realizzato per migliorare e qualificare il sistema di mobilità regionale. Il Piano porta con sé una 'visione' , che abbraccia degli obiettivi fondamentali per il rilancio e lo sviluppo della regione Calabria.”
Qual è la visione alla quale fa riferimento il nuovo PRT?

Un passaggio importante del PRT riguarda l'integrazione di tutti i territori della Calabria. Come mai questa scelta?
“Perchè questa giunta regionale vuole far fronte al problema della scarsa antropizzazione di cui soffre la Calabria. Per anni, anzi, decenni, non si è pensato di curare i rapporti interni al territorio calabrese. Interi pezzi della Calabria sono poco accessibili. Penso alla parte centrale della nostra regione, alla zona delle Serre, così come tutta la fascia ionica o l'area grecanica, il crotonese.

Un sistema integrato di trasporti non può non tenere conto dell'assetto portuale e aeroportuale. Il PRT come interviene in questo senso?
“Intanto consolidando le strutture di viabilità esistenti. Per quanto riguarda le esigenze dei passeggeri, il PRT punta a rafforzare i tre scali, dal punto di vista delle tratte nazionali sia dal punto di vista delle tratte internazionali. La Calabria è nel cuore del mediterraneo, ma è disconnessa dal resto del mondo. Nel processo di europeizzazione dei collegamenti, rischia di essere tagliata fuori. Rafforzando la logistica del Porto di Gioia Tauro, che, comunque rappresenta un fiore all'occhiello per la Calabria per quanto riguarda il trasporto merci, con i suoi oltre 150 collegamenti internazionali. Per questo, il PRT prevede un'intera area di intervento sul sistema core di Gioia Tauro, non tralasciando l'aspetto sicurezza. Ma a fronte di Gioia Tauro vanno resi funzionali altri due grandi porti come Crotone e Corigliano. E il PRT va in questa direzione”.
Il PRT prevede investimenti e interventi sulle infrastrutture. Si può parlare di impatto sostenibile?
“Assolutamente si. La visione alla quale faccio riferimento accoglie l 'innovazione ma si fonda sulla garanzia di sostenibilità. La sostenibilità per questa amministrazione è un valore irrinunciabile. 800 km di costa, le aree verdi e soprattutto gli estesi sobborghi, rappresentano un patrimonio formidabile per la Calabria e per l' Italia. Non sacrifichiamo la sostenibilità a favore di nessun altro aspetto del Piano Regionale dei Trasporti”.