"La nostra Costituzione individua tra i principi fondamentali l'autonomia locale e il decentramento amministrativo. Le Regioni rivestono oggi un ruolo centrale nell'assetto istituzionale del nostro Paese". Lo ha dichiarato il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, aprendo le celebrazioni per il 30° anniversario della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"La Conferenza costituisce un inestimabile presidio - ha sottolineato Fontana - a garanzia del delicato equilibrio tra i diversi livelli istituzionali delineati dal nostro ordinamento. Sono lieto che oggi la Camera dei deputati renda omaggio al prezioso contributo che, da ormai 30 anni, tale organismo offre per il costante rafforzamento della nostra democrazia e dei suoi valori fondanti".
Il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Michele Emiliano ha posto l’accento sul "ruolo strategico che le Regioni svolgono nel nostro sistema democratico. Con la riforma del Titolo V della Costituzione si è compiuto un passo fondamentale per il consolidamento dell’autonomia regionale, aprendo nuove possibilità per le Regioni di esercitare le funzioni loro assegnate dalla Carta". Guardando al futuro, Emiliano ha sottolineato che "la velocità con cui i cambiamenti si manifestano, dalla transizione ecologica alla rivoluzione digitale, ci impone di ripensare i nostri modelli di intervento. La Regione deve diventare un laboratorio di innovazione, capace di coinvolgere tutti gli attori del territorio nella definizione di strategie flessibili e adattive".
Per Antonello Aurigemma, Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, "il Paese deve governare la propria natura policentrica, trovando, in un continuo divenire, punti di aggregazione e consenso. La Conferenza serve a valorizzare le differenze di ciascun territorio, inserendole in un comune percorso di crescita che tenga conto dei bisogni delle persone e della tutela dei diritti fondamentali".