Thursday, 12 December 2024

“Conoscere per educare, educare per prevenire" il convegno sulla violenza di genere: "Una piaga da combattere"

Si è tenuto giovedì 28 novembre 2024, presso la Sala F. Monteleone del Consiglio Regionale della Calabria, il convegno dal titolo “Conoscere per educare, educare per prevenire”, incentrato sulla violenza di genere e le politiche sociali di prevenzione.

Un evento che ha visto la partecipazione di numerosi esperti, istituzioni e professionisti del settore, pronti a confrontarsi sulle problematiche legate alla violenza di genere e sugli strumenti necessari per contrastarla.

I partecipanti e gli interventi principali

L’evento è stato introdotto da Angela Campolo, Commissaria Regionale Pari Opportunità, che ha coordinato il gruppo di lavoro sulle politiche sociali. “Ogni giorno deve essere il 25 novembre. Quella della violenza di genere è diventata una vera e propria piaga che richiede attenzione e interventi urgenti.

Come il titolo del convegno evidenzia, prevenzione ed educazione sono fattori fondamentali. Spesso le ragazze confondono il sentimento dell’amore con il possesso. L’educazione deve essere uno strumento per la prevenzione, affinché si colgano subito i segnali d’allarme. Vogliamo coinvolgere e sensibilizzare i ragazzi, il convegno è incentrato su di loro perchè sono loro i veri attori. Importante in questo senso che oggi ci sia la presenza di alcune classi di studenti. Troppo spesso -ha concluso Angela Campolo- si nascondono preoccupanti risvolti dietro le relazioni giovanili”.

Il convegno è stato aperto dai saluti istituzionali (in rappresentanza di Filippo Mancuso, Presidente del Consiglio Regionale della Calabria) del consigliere regionale Domenico Giannetta, presidente della Commissione Vigilanza.

“La Regione sta facendo bene la propria parte. Va, in particolare, apprezzato il Protocollo d'intesa interistituzionale per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere siglato tra la Presidenza del Consiglio l'Osservatorio regionale e l'Aterp con il coinvolgimento della Commissione contro la ‘ndrangheta. Protocollo grazie al quale è stata pianificata l'assegnazione di 15 alloggi, tre per ogni provincia, di edilizia pubblica destinati a donne vittime di violenza e ai loro figli, prevedendo la loro collocazione e il recupero di una quotidianità lontana dagli abusi. In questa battaglia di civiltà occorre agire insieme e in sinergia e ogni i impegno deve produrre azioni tangibili”.

Inoltre Giannetta ha evidenziato: “Nel Paese e in Calabria i numeri della violenza sulle donne sono allarmanti e non più tollerabili. Nel mondo circa il 35% delle donne ha subito violenza sessuale almeno una volta nella vita. Sono dati e “numeri della vergogna” che vedono anche la Calabria contare le sue vittime. Senza tenere conto di quel cosiddetto “numero oscuro” rappresentato dalla miriade di episodi di soprusi e violenze che non vengono denunciati dalle vittime”, le parole di Giannetta.

Caterina Catalano, Magistrato, ha discusso delle sfide giuridiche nella lotta contro la violenza di genere. “La magistratura in questi casi non può avere un valore preventivo o educativo perché, sulla base della mia esperienza, posso dire che si tratta non di casi singoli isolati ma un problema culturale. Dobbiamo attingere ad altri strumenti, a partire dalla scuola, l’educazione sessuale e sentimentale. Decisivo il coinvolgimento delle famiglie, non si tratta di fatti isolati o che si possono combattere con i processi. Dico anche -ha proseguito Catalano- che non condivido l’enfasi mediatica che spesso viene data, perché può passare l’idea sbagliata che noi siamo solo spettatori, ma è sbagliato, non è cosi, ci riguardano tutti da vicino. Bisogna partire dall’educazione dei ragazzi, e la scuola e le istituzioni sono importanti anche per sopperire alla crisi dei valori che purtroppo talvolta si registra all’interno della famiglia”, ha osservato Caterina Catalano.

Numerosi gli altri interventi nel corso dell’evento.

Nunzia Saladino, sociologa, ha parlato delle radici socioculturali della violenza di genere. Francesco Pratico, Dirigente Scolastico del Liceo delle Scienze Umane ‘T. Gulli’, ha approfondito il ruolo della scuola nella sensibilizzazione e educazione dei giovani. Francesca Mallamaci, Coordinatrice di “Cave CRAMorabito”, ha evidenziato l'importanza delle strutture di supporto alle vittime. Patrizia Giancotti, Antropologa presso l’Accademia Belle Arti di Reggio Calabria, ha trattato la violenza di genere dal punto di vista culturale e antropologico. Maria Grazia Milli, Primo Dirigente della Polizia di Stato, ha raccontato l’esperienza operativa nel contrasto alla violenza di genere sul territorio.

Il convegno è stato moderato e concluso da Daniela De Blasio, Commissaria Regionale Pari Opportunità, che ha coordinato il gruppo dedicato al Contrasto alla violenza di genere. La De Blasio ha sottolineato l'importanza di un approccio integrato che coinvolga istituzioni, scuola, e comunità nella lotta contro la violenza di genere.

“Abbiamo scelto di organizzare questo evento dopo il 25 novembre per continuare a mantenere alta l’attenzione. Il coinvolgimento delle scuole è fondamentale, vogliamo dare consapevolezza ai giovani e al contempo offrire gli strumenti per saper decodificare tutti gli allarmi e segnali. Puntare con decisione sui giovani, solo così si può fermare questa violenza.

Spesso i giovani non riescono a percepire le loro emozioni in maniera positiva e si verificano situazioni che ci turbano profondamente. Va rivisto l’impianto generale e serve la collaborazione di tutti per individuare le azioni da mettere in campo”, ha concluso De Blasio.