La toccante testimonianza di Debora, tra lacrime, orgoglio e riscatto ha caratterizzato il convegno “Violenza di Genere e Bullismo. Prevenire ed Intervenire” svoltosi nella sala consiliare del Comune di Caraffa.
Debora è stata vittima di violenza, quella forte, continua, immotivata da parte dell’ex compagno. Il suo viso porta i segni lasciati da quelle mani violente, che non le hanno risparmiato umiliazioni e sofferenze così atroci da costringerla, oggi, a seguire un percorso di recupero in una struttura psichiatrica. Debora ha l’anima devastata, rincorre la sua ombra, piange, trema, ma non rinuncia a lottare per recuperare ciò che gli è stato tolto in maniera prepotente e selvaggia. Lo deve a lei, al suo bambino, al suo nuovo compagno. In lui ha trovato, finalmente, amore e conforto.
Il convegno, coinciso con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha analizzato sotto la lente d’ingrandimento le varie tematiche che ruotano intorno alla violenza sulle donne ed al bullismo. Argomenti di stretta attualità che, purtroppo, continuano a minare la società di oggi.
Nel corso del dibattito il vice sindaco di Caraffa Luigi Ciambrone ha rimarcato l’impegno da parte dell’Amministrazione comunale a perseguire la lotta contro la violenza sulle donne ed il bullismo, mentre il Presidente del Consiglio comunale Serena Notaro, organizzatrice dell’evento, ha presentato lo sportello sociale “Anche noi ci siamo”, uno spazio di ascolto, informazioni ed orientamento rivolto ai cittadini.
Articolato e deciso l’intervento del Presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso. “I numeri che riguardano gli episodi di violenza sulle donne sono impietosi non solo in Calabria, ma in tutto il mondo – ha evidenziato Mancuso – Bisogna iniziare a far parlare i fatti per arginare questo triste fenomeno. La donna non può essere oggetto di violenza da parte dell’uomo perché fisicamente più debole. La legislazione italiana sta facendo la sua parte, ma è necessario denunciare al minimo sentore di violenza. Necessita aprirsi al dialogo in famiglia, con le forze dell’Ordine, con gli sportelli sociali. La Calabria è tra le poche regioni d’Italia che si sta adoperando concretamente per combattere la violenza sulle donne ed il bullismo, per il quale l’Ufficio di Presidenza ha promosso il Concorso “Ti Sbullu!”. Il Consiglio regionale è vigile tant’è che sono stati costituiti un Osservatorio sulla violenza di genere e la figura del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato. A tal proposito, presenterò in Parlamento la proposta di legge per istituire la figura del Garante a livello nazionale”.
“Grazie alla Presidenza, all’Osservatorio e l’Aterp – ha concluso Mancuso è stata pianificata l’assegnazione di 15 alloggi, tre per provincia, da destinare alle donne vittime di violenza ed ai loro figli”.
Il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato Antonio Lomonaco ha rimarcato “l’efficienza da parte della Regione Calabria di mettere a disposizione delle donne vittime di violenza uno strumento, come quello del Garante, utile ad individuare le soluzioni giuste per affrontare le varie problematiche legate sia alla violenza di genere che al bullismo sempre più dilagante nel mondo dei social. È necessario tutelare la dignità della vittima, non abbandonarla al suo destino”.
Il Consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha sottolineato che “il problema della violenza sulle donne è strettamente culturale e la povertà economica, soprattutto in Calabria, non fa altro che aumentare i casi di maltrattamenti. C’è una cultura patriarcale in atto da sempre e per contrastarla la donna deve essere messa in condizione di usufruire della sua indipendenza economica e per questo bisogna tra le tare cose facilitare l’accesso al micro credito”.
Don Francesco Muccari, parroco di Caraffa, ha infine riportato ed analizzato le frasi dedicate da Papa Francesco sul bullismo (“E’ molto grave e distrugge la vita) e sulla violenza sulle donne (“Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza dell’umanità”).