Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, è stato illuminato di blu in occasione della “Giornata mondiale del diabete”
che si è celebrata in contemporanea in tutto il mondo il 14 novembre, data di nascita del professor Frederick Banting, che con Charles Best isolò l’insulina nel 1921, cambiando per sempre la vita delle persone con diabete.
Una celebrazione che trova la Calabria fortemente impegnata nella direzione della prevenzione e della prevenzione. Lo scorso 14 ottobre, infatti, la commissione sanità del Consiglio regionale della Calabria, presieduta dalla consigliera Pasqualina Straface, ha approvato all’unanimità una proposta di legge presentata dal consigliere Domenico Giannetta, che prevede l’istituzione del Registro regionale dei pazienti diabetici della Calabria.
La proposta intende promuovere iniziative di informazione e di sensibilizzazione, workshop di approfondimento, di ricerca e laboratori progettuali volti a portare all'attenzione pubblica i problemi del diabete, come prevenirlo e riconoscerlo diffondere la cultura di uno stile di vita sano e corretto.
Inoltre, il progetto approvato, sostiene: a) iniziative educative sull'alimentazione e sul corretto stile di vita con l'Ufficio scolastico regionale per la Calabria, nel rispetto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche e previo accordo con il medesimo, al fine di raggiungere le fasce di età più giovani; b) campagne educative mirate a informare sulle scelte di stile di vita salutari, l'importanza della dieta equilibrata e dell'attività fisica costante anche in collaborazione, previa intesa, con gli istituti di ricerca, nonché con le università, nel rispetto dell'autonomia delle medesime; c) attività di screening gratuite con medici e infermieri dei servizi di diabetologia delle ASP del SSR, previo accordo con le medesime ASP. d) attività di informazione sulla stampa locale e nazionale e sui principali strumenti di social media.
Il 14 novembre di ogni anno, i siti istituzionali del Consiglio e della Giunta regionale dedicano una apposita sezione all'attività di prevenzione del diabete. Porre l’attenzione sul problema, dunque, rappresenta una occasione fondamentale per accendere i riflettori su questa “pandemia silenziosa”.