Thursday, 19 September 2024

Primo consiglio del 2023, Arruzzolo e Loizzo salutano. Subentrano Giannetta e Molinaro

Si è tenuto martedi 10 gennaio il primo consiglio regionale del nuovo anno. In apertura dei lavori, il consueto intervento del presidente Mancuso, che ha fatto riferimento

all'appuntamento elettorale di mercoledi 11 gennaio presso la Cittadella regionale, che vedrà i sindaci calabresi eleggere 22 componenti in aggiunta ai 10 di diritto del Consiglio regionale delle Autonomie locali.

“Il ‘Cal’ è stato istituito dalla legge regionale n. 1 del 5 gennaio 2007 con l’intento di favorire l’intervento dei Comuni nei processi decisionali della Regione e per attuare i principi di consultazione e cooperazione permanente tra Regione ed Enti locali. L’auspicio è che la partecipazione dei sindaci sia ampia e indirizzata a migliorare le relazioni fra le varie articolazioni istituzionali della Repubblica, a incominciare, per quanto ci riguarda, tra la Regione e i 404 Comuni della Calabria”.

L’esortazione del presidente Mattarella, vale a maggior ragione per i Comuni del Sud e della Calabria, a cui spesso è preclusa persino la possibilità di erogare i servizi basilari alle loro comunità, permanendo quei divari Nord-Sud, territoriali, sociali e generazionali, che l’Europa e l’Italia si sono impegnati a rimuovere attraverso l’efficace utilizzazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Con la seduta odierna, si apre per l’Assemblea regionale un anno d’impegno, che sarà senz’altro ancora più intenso di quello che ci lasciamo alle spalle e soprattutto orientato a dare valore alla partecipazione e al coinvolgimento di ogni rappresentanza della società civile su ogni scelta strategica della Regione.

In tal senso – ha concluso -, la relazione Regione-Comuni spero possa superare ogni ombra di incomprensione e, anche attraverso il contributo del Consiglio delle Autonomie Locali che ci apprestiamo a mettere in campo, non dubito che riusciremo a dare preminenza agli interessi generali della Calabria e dei calabresi”.

Cinque i punti all'ordine del giorno di una seduta che ha visto i consiglieri Giovanni Arruzzolo (Forza Italia) e Simona Loizzo (Lega) salutare i banchi di Palazzo Campanella, complice l’incompatibilità con la carica di parlamentare ottenuta da entrambi alle ultime elezioni politiche. 

Arruzzolo, salutando i colleghi di Palazzo Campanella, ha ricordato il suo percorso da consigliere regionale e da presidente del consiglio regionale, svolgendo con determinazione e integrità il ruolo, equilibrio riconosciuto dai colleghi al di là delle appartenenze politiche.

“Talvolta la Calabria viene vista come zavorra d’Italia, ma abbiamo opportunità di dare un forte segnale di cambiamento e ritengo ci siano tutte le condizioni per farlo. Alla minoranza dico, nelle azioni forti, diamo un segnale unitario, noi in passato lo abbiamo fatto.

Occhiuto ha ereditato una regione disastrata cosi come Oliverio, non facciamone una battaglia politica. Riconosciamo tutti che Occhiuto ha avviato un nuovo corso, con battaglie importanti ad esempio sulla sanità e le infrastrutture.

Lascio il consiglio a malincuore dopo 8 anni, mi ero affezionato a questo ruolo e ai colleghi. Ritengo però che come nella vita, anche nell’attività professionale si fanno dei percorsi” ha concluso Arruzzolo, tra gli applausi dell’aula.

Alle parole del parlamentare di Forza Italia hanno fatto seguito i saluti e le congratulazioni del presidente Mancuso (‘Porterai nelle sedi opportune a Roma le istanze di tutto il territorio’), del capogruppo del Pd Bevacqua (“Sempre riconosciuto l’impegno di Arruzzolo e integrità nei rapporti con i colleghi di opposizione”), di Amalia Bruni e di diversi consiglieri di maggioranza.

Al posto di Arruzzolo, prende posto tra i banchi di Forza Italia Domenico Giannetta, per lui si tratta di un ritorno a Palazzo Campanella. Il nuovo capogruppo di Forza Italia invece è Michele Comito. 

A subentrare a Simona Loizzo invece è Pietro Molinaro: "Sento forte la responsabilità verso la comunità regionale. Da oggi continua, anche se non si è mai interrotto, il mio impegno politico nel Consiglio regionale della Calabria, ringrazio il Presidente del Consiglio Filippo Mancuso, il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, gli assessori, il gruppo consiliare della Lega e tutti i colleghi consiglieri regionali per l'accoglienza".

"Ringrazio -ha proseguito Molinaro- tutti gli elettori e militanti che mi hanno espresso e continueranno ad esprimermi fiducia e sostegno, e che mi consentono di stare dentro le istituzioni con passione e spero con competenza. Ho potuto apprezzare l'azione di governo che Occhiuto autorevolmente sta portando avanti, sento forte e me la responsabilità verso la comunità regionale. La mia e nostra forza è quella di costruire una Calabria migliore", ha concluso il neo consigliere della Lega.

Approvate dall'aula le dimissioni di Arruzzolo e Loizzo con le seguenti surroghe di Giannetta e Molinaro, l'assemblea si è focalizzata sugli ultimi 3 punti all'ordine del giorno, tutti approvati dal consiglio.

Riguardo la proposta di legge numero 104/12^ di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Modifiche alla legge regionale 5 aprile 2008, n. 8 (Riordino dell’organizzazione turistica regionale)”, lo stesso consigliere ha illustrato nel dettaglio il provvedimento, finalizzato a disciplinare la figura del “direttore tecnico di agenzia di viaggi e turismo” introdotta nel panorama nazionale dal Decreto legislativo numero 79 del 23 maggio 2011, sottolineando che dal 2011 si è creato un vuoto normativo sia a livello nazionale sia a livello regionale.

Amalia Bruni, leader dell'opposizione, ha annunciato il voto favorevole apprezzando la proposta in discussione e auspicando la creazione di un elenco nel quale fare confluire i soggetti già in possesso di tale titolo nonché coloro che lo conseguiranno.

Penultimo punto all'ordine del giorno riguardante la “Modifica all'articolo 3 della legge regionale 29 luglio 2022, n. 30 (Disposizioni in materia di vincolo idrogeologico)”, provvedimento nato al fine di semplificare le funzioni amministrative relative al rilascio di autorizzazioni in materia di vincolo idrogeologico di cui al Regio decreto numero 3267 del 1923, per interventi e attività che comportino in aree agricole non boscate movimenti terra non superiori, in luogo che agli attuali 250 metri cubi, a 500 metri cubi.

Diverse le perplessità espresse dai consiglieri di opposizione, con Amalia Bruni (Gruppo Misto) e Ernesto Alecci (Pd) che hanno dichiarato il loro voto contrario.

 “Modifiche all'articolo 39 della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 47 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2012)” l'ultimo punto all'ordine del giorno, con il consigliere Laghi (De Magistris Presidente) che sottolineando come si tratti di una una legge delicata che interessa fasce deboli di popolazione, preannuncia l’astensione dal voto a causa del metodo di lavoro che ha impedito di approfondire i vari aspetti della proposta di legge nella Commissione consiliare competente, in assenza di una qualsiasi giustificazione emergenziale.

Parere favorevole invece quello espresso dal consigliere Lo Schiavo (Gruppo Misto), nella convinzione però che sia necessario un ragionamento complessivo che preveda un approfondimento maggiore di tali temi strategici e la semplificazione di una materia così complessa.

La prima seduta del 2023 si è chiusa con la mozione presentata dal consigliere Alecci (Pd), recante "Vulvodinia", "Neuropatia del Pudendo" e "Fibromialgia" nell'elenco delle malattie croniche e invalidanti riconosciute nei livelli essenziali di assistenza (LEA)

Il consigliere del Pd ha sottolineato che tali patologie non consentono a chi ne è colpito di svolgere una vita normale, ottenendo il parere favorevole di tutta l'aula.