Friday, 28 March 2025

“La Notte dei Bronzi di Riace”, auguri ai guerrieri che incantano tutto il mondo

Tanti auguri Bronzi di Riace. Dei numerosi fattori di potenzialità della Calabria, i Bronzi di Riace rappresentano senza dubbio

la vetta più maestosa. Meraviglie senza tempo, unicità che il mondo ci invidia, i due guerrieri 50 anni fa sono affiorati dai fondali di Riace, accompagnati da un fascino e un mistero che dopo mezzo secolo è rimasto intatto.

Martedi 16 agosto si è celebrata l’importante ricorrenza, prima al Museo Archeologico di Reggio Calabria e successivamente sul Lungomare Falcomatà, presso l’Arena dello Stretto.

Nel corso dell’evento al MarRc, a fare gli onori di casa il direttore Carmelo Malacrino e la vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi. All'interno del Museo, anche lo chef Filippo Cogliandro e i vertici di Conpait (guidati dal presidente Angelo Musolino) che per l'occasione hanno realizzato una torta speciale dedicata a Bronzi50, al profumo del Bergamotto di Reggio Calabria.

La vicepresidente della Regione, illustrando i prossimi step del programma di eventi legati a Bronzi50, si dice sicura del fatto che l'evento del 16 agosto sia un tassello di un puzzle molto più consistente, che assicurerà alla Calabria di ottenere il tanto atteso rilancio.

"Il riscatto della Calabria parte dalla cultura e dai Bronzi di Riace. Oggi celebriamo queste due maestosità all'interno di un museo di valore, tra i più importanti a livello nazionale.

Anche riviste internazionali hanno sottolineato quanto la Calabria sia uno dei luoghi da visitare, a noi tocca promuovere ed esaltare le nostre caratteristiche facendo rete e sinergia tra enti. Reggio Calabria, assieme a Riace, rappresenta il luogo simbolo dei Bronzi. Quello di oggi deve essere il punto di partenza, tanti saranno gli eventi già in programma nei prossimi mesi nel percorso che continuerà a celebrare i 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi", le parole di Giusi Princi.

Visibilmente soddisfatto Carmelo Malacrino, direttore del Museo Archeologico di Reggio Calabria. Visitatori e turisti in aumento negli ultimi giorni, tanta la voglia di ammirare da vicino i Bronzi di Riace a mezzo secolo dalla scoperta.

"Siamo contenti perchè è la festa di tutta la Calabria, abbiamo lavorato e continueremo a farlo per valorizzare non solo i Bronzi di Riace o il MarRc ma tutto l'immenso patrimonio culturale, storico e paesaggistico della nostra regione", evidenzia Malacrino.

Il direttore del MarRc si sofferma sull'importanza della sinergia tra enti istituzionali. "Importante il tributo di tutti i principali musei della Magna Grecia che hanno voluto partecipare omaggiando i celebri guerrieri. Il percorso proseguirà in sinergia con la Regione e tutti gli enti istituzionali, puntando con forza sul binomio cultura e turismo per lo sviluppo della Calabria".

“La Notte dei Bronzi di Riace”, promossa dal Consiglio regionale, ha chiuso il programma di eventi previsti per il 16 agosto. Nell’incantevole scenario dell’Arena dello Stretto “Ciccio Franco”, l’evento si è aperto con l’intervento del vicepresidente Giusi Princi, prima del salotto culturale (moderato dallo scrittore Fabio Cuzzola) che ha coinvolto docenti universitari ed esperti a confronto sui due magnifici guerrieri.

Sono intervenuti, Antonio Del Pozzo, Ordinario di Economia Aziendale dell'Università di Messina, lo scrittore Vins Gallico, finalista del Premio Strega, Francesco Pira, docente di sociologia e direttore del master di comunicazione digitale dell'Università di Messina, Daniele Castrizio, docente di numismatica all'Università di Messina e Filippo Arillotta, docente al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria.

Filo conduttore del dibattito, la narrazione. "Noi calabresi non sappiamo come ci raccontano - ha detto Vis Gallico - E noi dobbiamo comprendere che narrazione c'è e come portarla avanti". Francesco Pira ha auspicato una forte sinergia tra istituzioni culturali, amministrative, associazioni, cittadini per creare nuovi metodi di comunicazione.

"Il valore dei Bronzi di Riace è inestimabile ma bisogna trasformare il loro valore potenziale in valore economico", le parole di Del Pozzo, che ha aggiunto: "Cambiare il destino dei Bronzi vuol dire cambiare il destino di Reggio Calabria e del Sud Italia".

Il docente Daniele Castrizio ha evidenziato come i due Bronzi non sono altro che Eteocle e Polinice, figli di Edipo ed Eurigania e fanno parte del gruppo dei Fratricidi di Pitagora di Reggio, restaurati a Roma e persi durante il viaggio in nave verso Costantinopoli.