Nell'intervista realizzata nell'aprile dello scorso anno, avevamo lasciato Mario Bruni, arguto e brillante imprenditore che porta avanti la storia secolare delle Cantine Bruni, chiedendogli quali fossero i prossimi obiettivi. Lui rispose. "Sperimentazione di nuovi vitigni. Merlot su tutti. Un vitigno prettamente francese e divenuto ormai internazionale, alla base dei vini rossi più importanti. La nostra azienda lo ha vinificato già 5 anni consecutivamente e con vari tipi di affinamento. A breve sarà disponibile sul mercato per dare dimostrazione che dal nostro territorio possono nascere prodotti almeno 'paragonabili' ai grandi nomi internazionali”.
Detto, fatto. Così proprio in questi giorni, a Verona, dove è in corso la 56ma edizione del Vinitaly, l'evento annuale più prestigioso dedicato all’economia e alla cultura del vino, verrà presentata l'ultima creazione "Francesco II" nata dalla armonia trovata tra i vitigni Merlot e Cabernet Sauvignon. Una bottiglia creata in località denominata “La Sorbia”, nel comune di Melissa e prodotta, come tutti gli altri vini, esclusivamente con uve di proprietà, raccolte a mano e vinificate con metodi tradizionali e all’avanguardia.
Dalla bottiglia “Melissa” prodotta da suo nonno Mario nel 1934 a "Mari Giù" (presentata lo scorso anno al Vinitaly e dedicata alla nascita della primogenita), passando per le bottiglie "Nobili Melissesi", "San Giù" e "Survia" fino ad arrivare all'ultimo vino frutto di ricerca ed innovazione per una famiglia che ha saputo valorizzare e far conoscere fuori i confini nazionali un territorio, quello di Melissa nel crotonese, attraverso la produzione di vini di elevato spessore qualitativo e la commercializzazione non solo più su territorio europeo ma anche verso gli affermati e nascenti mercati asiatici e statunitensi.
"Francesco II" rappresenta l'essenza di un'arte enologica che sposa sapientemente modernità e tradizione, incarnando i valori culturali tramandati dalla famiglia Bruni.
Il vino non è solo il risultato di una produzione attenta e innovativa, ma anche un tributo alla storia e alla dedizione di una famiglia che ha reso le Cantine Bruni un punto di riferimento nell'enologia calabrese.
Dedicato al più giovane erede della famiglia, Francesco, che porta il nome del nonno, racchiude in sé non solo i profumi intensi di un rosso rubino, ma anche le radici profonde di una tradizione tramandata di generazione in generazione. Attraverso ogni sorso, si può percepire l'amore e la passione che sono stati investiti nella sua creazione, rendendo ogni bottiglia un viaggio sensoriale attraverso la storia e l'eredità della famiglia Bruni.
"Francesco II" non è solo un vino, è un legame tangibile con il passato e il futuro, un richiamo alle proprie radici che vanno coltivate e celebrate con ogni vendemmia. Ogni sorso è un omaggio alla storia, alla famiglia e alla terra che ha dato vita a un vino così straordinario, senza dimenticare mai le proprie origini e l'impegno per preservare e valorizzare questa eredità per le generazioni a venire.