Thursday, 19 September 2024

Calcio, il calabrese Tedesco nuovo ct del Belgio

Il compito di risollevare la nazionale belga di calcio, dopo il fallimento del Mondiale in Qatar, sarà affidato ad un allenatore calabrese. Il nuovo commissario tecnico dei diavoli rossi, infatti, è Domenico Tedesco, nato a Corigliano Rossano il 12 settembre del 1985. Dalla Calabria alla Germania come tante famiglie calabresi in cerca di lavoro e riscatto sociale fino alla Bundesliga prima ed alla nazionale del Belgio ora. Una storia incredibile, da favola, diventata realtà grazie all’impegno ed al talento innato per fare l’allenatore. Tedesco ha vissuto la sua infanzia nel cosentino e precisamente nel piccolo borgo di Bocchigliero, paese dei suoi genitori Giovanni e Mimma. In seguito si è trasferito, assieme alla famiglia, in Germania. Ha portato avanti con grande dedizione gli studi fino ad arrivare alla laurea in ingegneria gestionale, e successivamente al conseguimento di un master in gestione dell'innovazione e parallelamente ha completato il corso da allenatore ufficiale della Federazione tedesca risultando il miglior studente, portando così a compimento anche il suo sogno nel cassetto, fare l’allenatore.
Tedesco ha lavorato presso la Mercedes-Benz prima di abbandonare l’impiego per dedicarsi completamente alla carriera di allenatore che inizia nel 2008 nelle giovanili dell’ASV Aichvald, club di cui ne è stato anche calciatore. L’ascesa è rapida e dopo sei mesi approda subito nel professionismo nello Stoccarda dove rimane per sette anni sempre nel settore giovanili. Poi passa all’Hoffenheim sempre con compiti nel settore giovanile. Nel 2017 ha l’occasione “nei grandi” e diventa primo allenatore dell’Erzgebirge Aue, nella Serie B tedesca. Prende in corsa una squadra che sta vivendo un momento complicato in piena zona retrocessione e la porta ad ottenere con risultati importanti il mantenimento della categoria.
Il suo lavoro non passa inosservato e al termine della stagione arriva la grande occasione, attesa da una vita. A credere in lui è uno dei club più rinomati della Germania, ossia lo Schalke 04. Diventa così il tecnico più giovane della storia del club. Sarà una stagione straordinaria. Il suo Schalke chiude al secondo posto con 63 punti dietro soltanto all’inarrivabile Bayern Monaco e si qualifica per la Champions League. Domenico Tedesco entra così di diritto nell’elite del calcio europeo debuttando nella competizione calcistica più blasonata del vecchio continente nel 2018. Lo Schalke passa alla fase a gironi ema si ferma agli ottavi fu eliminato dal Manchester City. Un’eliminazione che unita a un cammino non esaltante in campionato porta all’esonero del tecnico italo-tedesco.
Dalla Germania alla Russia. Infatti nell’ottobre del 2019 per il tecnico calabrese arriva la possibilità di vivere l’esperienza allo Spartaco Mosca, altra big del calcio russo. Settimo posto nella prima stagione, secondo nella successiva. Con un contratto in scadenza Tedesco non resiste al richiamo della sua seconda patria e ritorna ad allenate in Germania, al Lipsia nel 2021. Un binomio perfetto tra una società modello per attenzione e valorizzazione dei giovani calciatori ma anche allenatori ed appunto un tecnico dal sangue calabrese dotato di grande talento ed affermatosi in terra teutonica nel calcio che conta. Con il club di proprietà della Red Bull Tedesco centra un importantissimo quarto posto arrivando ad un passo dalla finale di Europa League. Una stagione chiusa in bellezza con la vittoria in coppa di Germania battendo in finale il Friburgo. Primo trofeo in carriera per il mister e anche il primo nella storia del club. L’inizio del 2022-2023 non è stato però semplice e dopo la sconfitta contro lo Shakhtar Donetsk per 1-4 in Champions League, anche il matrimonio con il Lipsia giunge al termine.
Ma nel calcio come nella vita si chiude una porta e si apre un portone. Soprattutto se te lo sei meritato sul campo applicando ai concetti moderni del gioco del calcio quella personalità necessaria per gestire le pressioni che inevitabilmente ci sono quando arrivi ai massimi livelli.  Ed infatti dopo i disastrosi Mondiali in Qatar la Federazione belga ha deciso di puntare proprio sul tecnico calabrese preferendo ad allenatori molto blasonati. Un figlio di Calabria alla guida del Belgio, arrivato a 37 anni, alla meritata consacrazione sulla scena internazionale. Il debutto con i ‘Red Devils’ è fissato per il 24 marzo con una partita di qualificazione ai prossimi europei del 2024, in trasferta contro la Svezia.