Friday, 13 December 2024

Simone Alessio, la Calabria vincente nel taekwondo

L’ennesima eccellenza a livello sportivo, tutta made in Calabria, che merita di essere acclamata è nata 22 anni fa, è di Sellia Marina, nel catanzarese, ed ha unito la cultura magnogreca con la nobile arte marziale coreana.

Stiamo parlando di Simone Alessio, il taekwondoka italiano più forte nella categoria pesi medi e speranza nazionale alle prossime Olimpiadi. Nato il 14 aprile del 2000 pochi mesi prima che il Taekwondo, dopo essere stato solamente presentato come sport dimostrativo senza assegnazione di medaglia nei Giochi Olimpici precedenti, entrasse ufficialmente a far parte delle discipline a Cinque Cerchi a Sidney. Con la sua famiglia si trasferisce da Livorno sin da piccolo in Calabria a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro. Ha imparato “l’arte di calciare e tirare i pugni” spinto soprattutto da papà Salvatore che da ragazzino praticava il taekwondo. Si è trattato di un amore a prima vista sbocciato all’età di quattro anni e coltivato con passione e dedizione anche grazie al supporto delle Fiamme Rosse di Catanzaro (il gruppo sportivo dei Vigili del Fuoco), portandolo subito ad una lampante e brillante carriera con un curriculum assolutamente straordinario.

Laureatosi campione europeo juniores nel 2017 ha vinto la medaglia d’oro nella categoria -73 kg per poi raggiungere, l’anno dopo, il titolo italiano nei -69 kg. Risultati che permetteranno a Simone Alessio di gareggiare a livello internazionale raggiungendo gli ottavi di finale ai campionati europei di Kazan 2018.

Il resto è storia. Una storia che Simone sta scrivendo giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento nel centro tecnico della Federazione Italiana a Roma. Dove altri straordinari capitoli dovranno essere ancora scritti, raccontati. Successi che lo hanno già catapultato nell’Olimpo di questo sport e che soprattutto hanno permesso al movimento di avvicinare tanti giovani che grazie ai successi del calabrese si sono e si stanno appassionando al taekwondo. Un ragazzo alto 198 cm sempre sorridente che ama stare con la sua famiglia e gli amici. Appassionato di calcio e del suo mito Zlatan Ibrahimovic, che a sua volta è un grande amante del Taekwondo. Il suo motto è “Mors tua vita mea”. Inseparabile dalla sua Chiara e dalla sua amata Calabria dove torna appena può tra un successo e l’altro.

Anche questo 2022 è da incorniciare, dato che è salito sul gradino più alto del podio in ben 6 occasioni. Nel marzo scorso si è imposto al Sofia Open mentre il mese prima alla President’s Cup svoltasi a Durazzo. Poi il successo a Manchester, dove il 22 maggio di quest’anno ha vinto il campionato europeo della propria categoria quella degli 80 kg. Proprio nella città dove tre anni fa conquistò la corona mondiale nei -74 kg, primo italiano di sempre a riuscire nell’impresa.

L’ultimo trionfo è arrivato pochi giorni fa a Parigi nel World Taekwondo al Grand Prix 2022. Nella capitale francese Simone si è dimostrato straordinario, dominando in lungo e in largo ogni incontro fino alla finale in cui ha demolito il suo avversario norvegese, mettendosi al collo la medaglia d’oro nella categoria 80 kg. Tutto questo dopo aver dominato a giugno l’edizione del GP di Roma, regalando così all’Italia il primo storico oro in casa in un Foro Italico letteralmente impazzito di gioia.

Dal Colosseo alla Torre Eiffel lo scenario è cambiato ma non il risultato.

In questo momento non c’è modo di avere la meglio su Simone, semplicemente superiore a tutti sul tatami. Ed Il taekwondo italiano ha il suo fuoriclasse.

Una crescita straordinaria quella del classe 2000. Un millennials in piena corsa qualificazione per i giochi di Parigi 2024.

Tokyo 2020 per Simone Alessio ha rappresentato la realizzazione di ciò che da piccolo sognava, partecipare un giorno alla più grande manifestazione sportiva quella a Cinque Cerchi. Paris 2024 sarà la sua seconda Olimpiade.

 

Un onore, un privilegio ed un enorme soddisfazione per la federazione e l’intero movimento che nel 2019 gli ha conferito il Collare d’oro al merito sportivo, la massima tra le onorificenze del Comitato Olimpico nazionale.

 

 

 

Matteo Pirritano