Nel processo promozionale di una Calabria ricca in storia, arte e natura, anche lo sport ricopre un ruolo fondamentale; sono quegli aspetti civilistici e moralistici, dal rispetto delle regole all’abnegazione, dal desidero di migliorarsi, alla costante ricerca
della perfezione che caratterizzano lo sport come traino sociale per un’intera comunità.
In quest’ottica la Calabria può vantare degli ambasciatori nel mondo che mettono in mostra le eccellenze della nostra terra. Tra loro spicca Rosalba Forciniti, campionessa olimpica di Judo, nonché calabrese doc. Lei assieme ad altre cinque figure del tessuto sociale calabrese è stata insignita del titolo di “Ambasciatore della Calabria”.
Rosalba, cosa rappresenta per lei il titolo di “Ambasciatore della Calabria”?
Mi sento onorata di aver ricevuto questo titolo ed essere testimone nel mondo della mia terra, una terra che dalla nascita mi ha sempre insegnato modestia e serietà. Sono molti i calabresi che per necessità sono emigrati e vorrei che riconoscessimo in tutti loro lo spirito di sacrificio ad essersi dovuti allontanare dalle proprie radici. Un pensiero in particolare è rivolto a tutti i giovani calabresi che, come me, da piccoli hanno lasciato le proprie case per avventurarsi spesso nell’incerto; questo mio pensiero serve a far capire che noi calabresi dobbiamo essere tutti “Ambasciatori della Calabria nel mondo”.
Sente la responsabilità di dover proiettare un’immagine vincente al di fuori dei confini della Calabria?
La mia terra non ha bisogno di qualcuno che la promuova poiché bella, ricca e soprattutto caratterizzata dalla generosità dei propri abitanti. Questo vorrei bastasse a veicolare un’immagine fresca e viva della Calabria, aiutando nel contempo ogni calabrese a percepire quanto sia importante rispettarla e amarla come fosse la figlia di ognuno.
Cosa può trarre l’intera Regione dalle sue esperienze sportive?
Vorrei che la mia esperienza sportiva rappresentasse un monito per i giovani che oggi spesso non trovano punti di riferimento; darsi un obiettivo, sin da piccoli, aiuta a rimanere concentrati senza mai immaginare di deviare in direzione di qualcosa che possa nuocere a se stessi.
Bronzo a Londra nel 2012 e una famiglia che si completa con l’arrivo dei figli, quali saranno gli obiettivi futuri?
I miei figli rappresentano per me la voglia di vivere e per questo penso che il fuoco che ha spinto Rosalba Forciniti a conquistare un bronzo olimpico non possa spegnersi mai, il mio obiettivo? Far salire con me sul podio i miei figli al prossimo campionato italiano assoluto.
Il lavoro la porta spesso a viaggiare, come è vista la sua terra fuori dai confini?
Siamo amati, stimati ma spesso criticati. Quest’ultimo modo di giudicare oggi è intrinseco nella visione collettiva, ma non dimentichiamo che bisognerebbe sempre curare, prima i propri interessi e di seguito mettersi a giudicare quelli degli altri. Non voglio dire che non sia presente il male, ma fino al momento in cui ognuno di noi rappresenta uno spicchio di lealtà, non ci dovremmo preoccupare di apparire ma solamente di essere.
Fuga di cervelli e fuga di sportivi, qual è la ricetta di Rosalba Forciniti per limitare questo fenomeno?
Non penso possa esserci una ricetta oppure qualcuno con la bacchetta magica che possa fermare questa migrazione. Secondo me è un lavoro lungo e impegnativo che dovrebbe partire proprio dalle istituzioni. Si dovrebbe, a mio avviso, intervenire alla base, creando sinergie tra l’istruzione e lo sport; già dalle scuole primarie, infatti, andrebbe costruito uno spazio vivo che avvicini i ragazzi all’attività sportiva, tutelandoli costantemente.
Le chiedo in conclusione quale siano i suoi hashtag per dare il là ad una campagna promozionale per la Calabria e gli sportivi Calabresi.
#VIVALACALABRIA #VIVAICALABRESI #VIVALALEGALITA’