Intuitivo e soprattutto, lungimirante: le qualità necessarie per un manager scopritore di talenti qual è Eugenio Scotto.
Partito giovanissimo dalla Calabria, ha costruito su queste doti la strada per il successo, suo, e dei tanti artisti che oggi rappresenta e promuove. Eugenio, 31 anni, che ha intrapreso questo percorso accanto a Francesco Facchinetti (prima come assistente e braccio destro e in seguito, quale socio vero e proprio), è adesso proiettato con la sua agenzia quasi esclusivamente sul web: la nuova frontiera attraverso la quale intercettare personaggi (scrittori, cantanti, blogger, comici) che hanno la capacità di catturare milioni di fan attraverso il pc, per guidarli verso una maturità professionale che li possa portare a fare quel salto di qualità nel mondo dello spettacolo.

Eugenio è stato il primo in Italia a sdoganare il mondo della rete scoprendo personaggi come Francesco Sole e Frank Matano (tanto per citarne alcuni) che il grande pubblico ha conosciuto quali conduttori di Tu si que Vales e Italia’s got talent, a rappresentare cantautori che si esibivano prettamente on line come Nesli (tra i big a Sanremo nel 2017) o la fashion blogger Chiara Biasi. Oggi, Scotto si occupa di youtubers come Gordon (capace di raggiungere 2 milioni di visualizzazioni a singolo video pubblicato su Facebook e con il quale ha creato una vera e propria trasmissione tv – Il Punto Gordon - in onda sul noto social network) o Elisa Maino, giovanissima che ha raggiunto il successo utilizzando (la prima nel nostro Paese e proprio sotto input di Scotto) una particolare applicazione musicale. Artisti che per il loro modo di interagire attraverso i social network, appunto, e la soglia di attenzione che destano, possono tranquillamente essere considerati dei veri e propri comunicatori. Ed è lo stesso Eugenio a spiegarci come sia nata questa sua intuizione quando a conoscere determinati personaggi erano solo i cosiddetti nativi digitali.
Come hai maturato l’interesse per lo scouting di giovani artisti da promuovere al grande pubblico?
Nonostante lavorassi tutto il giorno, tornando a casa - invece di rilassarmi guardando la tv o ascoltando la radio - trascorrevo il tempo libero su YouTube e ‘mi si aprì un mondo’. Ho scoperto un universo più vicino e tangibile rispetto a quello della televisione di cui, lavorando con Francesco Facchinetti, conoscevo meccanismi e modus operandi. Mi convinsi sempre più che proprio questo potesse rappresentare il futuro. Fu in una di queste sere, circa 9 anni fa, che notai Matano, il quale pubblicava i suoi video per puro divertimento tra amici: lo contattai, decisi di rappresentarlo quale mio primo artista e di introdurre anche sui video web il cosiddetto product placement, cioè il marketing strategico all'interno di un format. Ho voluto, in poche parole, comunicare sulla rete i sogni degli altri, facendo tesoro delle esperienze lavorative accumulate negli anni precedenti, ascoltando, compiendo un accurato lavoro di ricerca e innovazione. Da allora ho assistito ad una vera e propria esplosione del mondo on line ed ho capito come la mia intuizione fosse stata azzeccata.
Nel corso della tua carriera qual è stato il momento determinante per l’avveramento dei tuoi sogni?
Sicuramente quando ho deciso di rischiare ed osare. Pur essendo soddisfatto del lavoro che svolgevo, ho sentito fosse arrivato il momento di lanciarmi e seguire le mie passioni. Oggi, dopo sacrifici e studio, posso contare su una struttura importante. All’interno dell’agenzia, dove vi è anche una casa di produzione - cosicché le idee possono essere sviluppate al momento insieme ad un pool di tecnici ed esperti - ognuno si occupa di settori specifici, secondo le proprie professionalità e competenze: Matteo Maffucci (componente del duo musicale Zero Assoluto, scrittore e conduttore radiofonico) cura la parte autorale, Levantini e Puglisi (attualmente manager di Eros Ramazzotti) si impegnano sui live e poi Benedetta Balestri che è, di fatto, il mio alter ego, in agenzia.
Cosa, secondo te, bisogna mantenere oggi del classico modo di fare talent scouting?
In primis il rapporto umano, e, in secondo luogo, la volontà di veder crescere passo dopo passo qualcuno su cui investo il mio tempo; qualcuno che ritengo abbia talento secondo la mia visione. Il criterio che seguo è quello di essere io il primo fan di ciò che osservo.
Quali le idee ed i progetti che stai approntando attualmente?
Innanzitutto ci stiamo impegnando per assestare e far crescere in maniera ottimale la struttura così da consolidare l’agenzia che opera su i suoi assistiti a trecentosessanta gradi. Per quanto riguarda altri personaggi da rappresentare, sto lavorando sul talento di un giovane poeta tatuato che sono certo otterrà molto successo.