Saturday, 25 January 2025

A Stilo la prima tappa del Bivongi Doc Fest. Giornalisti e produttori alla scoperta del territorio

Ci sono luoghi che custodiscono segreti e consuetudini da tempo immemore. In questi posti anche l’aria che si respira contiene elementi di mondi passati che si confondono con la realtà attuale, in una miscela magica

e armonica.

Passeggiare attraverso questi sentieri significa viaggiare a ritroso nel tempo, in un continuo andirivieni tra passato e futuro, fino a confondere l’orientamento e, immancabilmente, a perdersi. A Bivongi e, in verità, in tutta questa zona meravigliosa di Calabria si respira esattamente quest’aria.

Se Stilo è conosciuta in tutto il mondo per aver dato i natali al filosofo Tommaso Campanella e per il gioiello di architettura bizantina che è la Cattolica, il vicino centro di Bivongi, anch’esso di impianto bizantino, è noto per essere un vero e proprio “Borgo della Longevità”. Da pochi anni ecco il Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle Viti e del Vino Doc Bivongi che abbraccia un territorio di grande tradizione vitivinicola, che risale addirittura ai tempi della Magna Grecia quando le influenze elleniche erano molto forti lungo le coste ioniche calabresi, fino ad ispirare la vita e la cultura delle popolazioni locali.

Lungo il corso della storia altre culture hanno affinato la capacità di produrre vino attorno a Bivongi, primi tra tutti i monaci Basiliani che, per sfuggire alle persecuzioni, si ritirarono a vivere nell’entroterra portando le loro conoscenze in ambito agricolo ed enogastronomico.

Cosa fare allora per valorizzare tutto ciò? Il Bivongi Doc Fest, la risposta. A Stilo, qualche giorno fa, presso Tenuta DieciMani, la prima tappa di un viaggio tra i sapori e le tradizioni dei vini Bivongi Doc per scoprire e assaporare direttamente nei territori in cui nascono. Un grande evento a stretto contatto con chi produce i vini e con le storie affascinanti che arricchiscono ogni calice Bivongi Doc.
La degustazione è stata accompagnata da una narrazione che ha svelato la storia e le tradizioni vitivinicole locali, offrendo uno spaccato affascinante delle tecniche di coltivazione e delle peculiarità del vino.

"Questa prima tappa rappresenta un importante traguardo per il nostro Consorzio," ha dichiarato il presidente Adele Lavorata. "Abbiamo avuto l'opportunità di mostrare ai visitatori non solo la qualità dei nostri vini, ma anche la bellezza e la storia del nostro territorio. Siamo entusiasti dei riscontri positivi ricevuti e siamo convinti che questo progetto possa continuare a crescere e a portare sempre più visitatori nel nostro territorio”, ha ribadito Lavorata. Piena soddisfazione è stata espressa, anche, dal direttore del Consorzio Giuseppe Perri.

E dai produttori che hanno accolto giornalisti di settore e curiosi per una nuova proposta comunicativa legata al mondo vitivinicolo. "Il nostro obiettivo è creare un legame diretto tra il consumatore e il produttore, mostrando il lavoro, la passione e la tradizione che stanno dietro ogni bottiglia di vino Bivongi”, hanno enfatizzato Perri e consorziati. I sommelier della Fisar hanno poi fatto degustare diversi rossi, rosati e bianchi. Bivongi doc è un Consorzio giovane, in crescita e con un'identità ben precisa.