Friday, 25 October 2024

Il Morzello di Catanzaro: traino della cultura identitaria del luogo

Il morzello, conosciuto localmente come 'u morzeddhu, è molto più di un semplice piatto tipico di Catanzaro. È un simbolo culturale che rappresenta l’identità e le tradizioni della città.

Questo piatto, a base di frattaglie di vitello, è un esempio perfetto di come la cucina possa diventare un elemento fondamentale per la coesione sociale e la conservazione delle tradizioni locali. Le origini del morzello sono avvolte nel mistero e nelle leggende. Una delle storie più accreditate racconta di una giovane donna di nome Chicchina, che lavorava come serva per alcuni nobili catanzaresi.

Durante il periodo natalizio, Chicchina raccolse le frattaglie scartate dal macello e le cucinò con pomodoro, peperoncino e altre erbe aromatiche, creando così un piatto che divenne presto popolare in tutta la città. Il morzello è preparato con frattaglie di vitello, tra cui cuore, milza, fegato, intestino, trippa e stomaco. Questi ingredienti vengono cotti lentamente in una salsa di pomodoro arricchita con peperoncino piccante, alloro e origano.

Il piatto viene tradizionalmente servito nella pitta, un pane tipico catanzarese a forma di ciambella schiacciata. Il morzello non è solo un piatto, ma un vero e proprio simbolo di identità per i catanzaresi. È consuetudine trovarlo sulle tavole durante le feste comandate e, in passato, era lo spuntino mattutino di manovali e operai. Questo piatto rappresenta la capacità della comunità di valorizzare le risorse disponibili e di trasformarle in qualcosa di unico e prezioso.

Oggi, il morzello continua a essere un elemento centrale della cultura catanzarese. È protagonista di numerose sagre e feste locali, dove viene celebrato come simbolo della tradizione culinaria e dell’ospitalità della città. Inoltre, il morzello è diventato un’attrazione per i turisti, che vengono a Catanzaro per assaporare questo piatto unico e autentico. Il morzello di Catanzaro è molto più di un semplice piatto: è un simbolo di identità culturale e di appartenenza. Attraverso la sua preparazione e il suo consumo, i catanzaresi mantengono vive le loro tradizioni e rafforzano i legami comunitari.

Questo piatto rappresenta un ponte tra passato e presente, unendo generazioni diverse attraverso il gusto e la convivialità. E poi c'erano le “putiche” storiche di Catanzaro che hanno rappresentato per molto tempo un elemento di identità culturale territoriale e di aggregazione popolare. Da qualche anno ecco ad esempio la ruga d’o morzeddhu, ovvero la strada dedicata al piatto tipico della città capoluogo, nel vico I a piazza Roma in pieno centro cittadino.

L’iniziativa è stata promossa dall’Antica Congrega “Tre Colli” che si propone di difendere e valorizzare le tradizioni gastronomiche locali. “Il piatto principe della cucina catanzarese deve avere anche un presidio di forte riconoscimento fisico – aveva affermato il presidente della Congrega Francesco Bianco – La strada ( ‘a ruga) non scelta a caso, è quella nella quale per decenni ha avuto la sede una tra le varie storiche trattorie (putiche) della città, cioè quella di ‘Pepè u russu’ al secolo Giuseppe Mangone.