Dal massiccio del Pollino parte l’itinerario calabrese raccontato da Norman Douglas nel suo libro “Old Calabria”.

“La mitologia non è una bugia, la mitologia è poesia, è metafora. E’ oltre le parole”, diceva Joseph Campbell.

“Aspromonte, un Parco in mezzo al Mare”. L’idea, è affascinante, e in fase di realizzazione.

Quando Matteo e Francesco Dell’Aera mi hanno raccontato la storia del nonno Pasquale, ho pensato al protagonista del romanzo “Al Dio sconosciuto” di Steinbeck e a quella sacralità primordiale che avvinghia un uomo alla terra feconda e generosa.

“La rivoluzione non è un pranzo di gala – recita l’arcinoto aforisma di Mao Tse-Tung – non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia o cortesia…”.

L’acronimo CALRE identifica la “Conferenza delle Assemblee Regionali Legislative dell’Unione Europea (UE)”.

Come si sa, Walter Pedullà, oltre che uno dei massimi critici italiani ed europei, è calabrese, e dunque, come egli stesso scrive nel suo “Il mondo visto da sotto” di cui oggi conversiamo con lui, “hic Rhodus hic salta”: è del tutto inevitabile che con la letteratura meridionale lui “ci vada a sbattere dalla nascita”. 

Donna Brigantia e altre storie. E’ questo il titolo del nuovo libro di Rocco Familiari, scrittore e drammaturgo di origine calabrese.

Può capitare di trovarla in un vecchio libro in lingua francese sulle celebri Bouquinistes lungo la Senna a Parigi o di incrociarla studiando “l’Orlando Furioso” di  Ludovico Ariosto o di ascoltarla, com’è accaduto