
E’ quanto afferma il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Alfonso Dattolo. “L’impegno assunto l’altro giorno, pienamente condiviso dall’Udc - aggiunge - tra le forze politiche che nel 2010 hanno avuto il mandato per rinnovare la Calabria, va nella direzione di dare impulso all’azione legislativa ed amministrativa, finalizzata a razionalizzare la presenza di enti e fondazioni, ad ottimizzare la spesa comunitaria, nazionale e regionale, ad affrontare le criticità nel mondo della sanità e del precariato ed a portare a compimento, vista anche la disponibilità delle organizzazioni sindacali, alcune riforme fondamentali, come Afor ed Arssa. A nostro avviso - spiega Dattolo -, giunti a questo punto della legislatura e senza nasconderci le difficoltà oggettive che abbiamo dinanzi, nonché gli obblighi cui il Paese si è sottoposto nei confronti dell’Europa per rimettersi in carreggiata e che graveranno in particolar modo sulle aree più svantaggiate come la Calabria, è importante che le forze politiche di maggioranza e di opposizione non sprechino il tempo disponibile in polemiche sterili e accuse reciproche. Anzi - auspica il capogruppo dell’Udc - è decisivo che tutte le forze politiche, dinanzi alle emergenze sociali che la Calabria ha di fronte, trovino il tempo ed il modo di convergere sull’analisi dei nodi economici più gravi e sulle riforme più urgenti che occorre approvare da qui a poco per impedire che la casa bruci. Per impedire altri disastri economici e dare una prospettiva a settori strategici come agricoltura e forestazione. Se sparissero alcuni orientamenti della maggioranza a volte magari involontariamente sopra le righe, e se, contemporaneamente, una parte dell’opposizione smettesse di trincerarsi in un diniego pregiudiziale, si potrebbe incominciare ad agire con maggiore vigore per affrontare le questioni annose che affliggono i calabresi e che soltanto se uniti possiamo risolvere.”
Ancora Dattolo: “Non c’è più spazio per sotterfugi e personalismi. Non c’è più spazio per demagogie. Né per una politica che ritenga di poter sopravvivere agli attacchi dell’antipolitica dilagante soltanto facendo finta di niente o come se il terremoto in atto non la riguardasse. Quello che chiede a tutti noi la Calabria, oggi come mai, è la capacità di incidere nei problemi dei calabresi fin da subito. E di individuare delle soluzioni, nel pieno rispetto della legalità e della buona amministrazione, che salvaguardino posti di lavoro a rischio, iniziative imprenditoriali che senza sostegni e servizi possono morire da un momento all’altro e le progettualità che vengono dalle nuove generazioni, a cui dobbiamo rivolgerci con l’onestà che il momento esige, coinvolgendole in uno sforzo di rinnovamento di cui debbono sentirsi protagoniste”.
Conclude Dattolo: “Lungo questa traiettoria, l’Udc seguiterà ad offrire il proprio leale contributo. Consapevoli che in politica non si torna mai al punto di partenza, e che, quando gli scenari nazionali e mondiali mutano con tale rapidità, l’unica cosa da farsi, se non si vuole perdere la fiducia dei cittadini e volgere le spalle al futuro, è darsi una mossa. Qui e subito, il nostro dovere come classe politica è, dopo due anni e mezzo di legislatura, portare in Aula alcune riforme strutturali del sistema- Regione ed approvarle con grande senso di responsabilità, continuando sulla strada del rinnovamento”.